CIVITANOVA - Ufficio anagrafe chiuso e nessun impiegato reperibile, il funerale può aspettare. Dalle ore 13,01 di qualunque sabato fino alle ore 9,30 del...
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Bisogna attendere. E sono ormai oltre tre anni che l'amministrazione comunale ha organizzato il servizio in questa maniera, senza la reperibilità. Ma in un città così popolosa e dove ci sono due strutture sanitarie (ospedale e Villa dei Pini), i decessi non sono rari, compresi quelli per i quali la famiglia avrebbe necessità di trovare un impiegato comunale in grado di rilasciare i certificati. Gli esempi non mancano, anche recentissimi. Se si verifica un decesso alle ore 23 di venerdì sera, il certificato necroscopico, da consegnare all'ufficiale di stato civile che ne annoterà la morte, può essere emesso non prima di 15 ore dal decesso (ma entro la trentesima ora) e cioè, nel caso specifico, non prima delle ore 14 di sabato.
Con il certificato sanitario in mano è comunque inutile bussare alla porta del Comune perchè l'ufficio anagrafe è chiuso. E siccome non c'è nessuno reperibile, i familiari possono stare tranquilli, si fa per dire, perchè dovranno aspettare lunedì mattina per trovare l'impiegato in grado di soddisfare le loro richieste e quindi poter procedere con il rito funebre. Dal momento del decesso (venerdì alle 23) a quello in cui è possibile ottenere la documentazione per procedere con il funerale (lunedì alle 9,30) sono passate 58 ore, decisamente tante per i familiari, il cui dolore, nel frattempo, si è trasformato in rabbia. Ma perchè in una città, e non proprio un paesello, con due importanti strutture sanitarie per tutto il circondario il Comune non riesce ad organizzarsi per offrire il servizio di reperibilità dello stato civile così come la maggior parte dei comuni? Difficile dirlo visto che sono ormai trascorsi tre anni senza reperibilità: l'eccezione civitanovese è diventata ormai una regola. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico