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CIVITANOVA - Sbarrati gli accessi di un’altra casa abbandonata, si tratta dell’ex casa cantoniera, diventata rifugio di sbandati e senzatetto. Durante le operazioni di pulizia e di messa in sicurezza sono state diverse le tracce rinvenute all’interno dell’abitazione in questione: siringhe, macchie di sangue, coperte e materassi.
«Martedì mattina – ha spiegato l’assessore alla sicurezza Giuseppe Cognigni - gli addetti di Rete Ferroviaria Italiana hanno prontamente sigillato, su mia segnalazione, gli accessi all’ex casa cantoniera sul litorale nord, nella zona di Fontespina.
Si tratta dell’ennesima operazione anti-degrado compiuta in queste ultime settimane dopo le segnalazioni che i residenti fanno direttamente all’assessorato alla Sicurezza oppure al centralino della polizia municipale. In questa circostanza sono stati sbarrati gli accessi e chiusi tutti gli infissi che i senzatetto avevano violato per fare irruzione ed intrufolarsi abusivamente all’interno dell’ex casa cantoniera di Fontespina.
Operazioni di pulizia avviate da lComune anche nell’area del parco Cecchetti, anche questa da tempo nel mirino delle forze dell’ordine. Alcuni giorni fa era stata, infatti, segnalata una tenda di colore blu che sbandati e senza fissa dimora usavano come rifugio durante le ore notturne. Il rifugio di fortuna era meta di bivacchi ed era stato fissato sul terreno di un privato, nascosta tra la vegetazione folta. Anche in questo caso, l’assessore alla sicurezza e gli agenti della polizia municipale hanno preso contatti con il legittimo proprietario del terreno in questione, adiacente al parco, per esortarlo a ripulire l’appezzamento di terra.
«I miei ringraziamenti – ha concluso l’assessore Cognigni - vanno inoltre al proprietario del terreno prossimo al parco Cecchetti che ha provveduto a far eliminare sterpaglie e vegetazione sfruttata da loschi personaggi per camuffare una tenda blu utilizzata in maniera analoga ai cinque immobili sbarrati in questi mesi».
Chiara Marinelli Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico