Civitanova, "Massaggi a luci rosse" ​Cinese prende a morsi carabiniere

Un centro massaggi
CIVITANOVA - Ha preso a morsi un carabiniere durante un’ispezione, per una cinese è scattato l’arresto. L’aggressione è avvenuta ieri...

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CIVITANOVA - Ha preso a morsi un carabiniere durante un’ispezione, per una cinese è scattato l’arresto. L’aggressione è avvenuta ieri pomeriggio quando i carabinieri dell’Ispettorato del lavoro sono entrati nel centro massaggi di cui la donna è titolare - nella zona industriale - per effettuare degli accertamenti. Alla vista dei militari la cinese ha dato in escandescenze, arrivando ad aggredire con un morso uno dei militari. A quel punto per lei è scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale ed è stata posta agli arresti domiciliari in attesa della direttissima. Quello effettuato ieri è il secondo accesso effettuato nel giro di pochi giorni. I militari, infatti, già lo scorso fine settimana era intervenuti, perché sospettavano che all’interno del locale venissero consumate prestazioni sessuali a pagamento.

Quando i militari sono entrati per effettuare i controlli, hanno scoperto che una delle due dipendenti era irregolare e alla titolare è stata comminata la sanzione amministrativa prevista oltre alla sospensione dell’attività fino alla regolarizzazione della dipendente. Anche in quell’occasione la cinese aveva dato in escandescenze e quando i carabinieri erano andati via, si era rivolta alla polizia riferendo che dei militari si erano presentati al centro massaggi chiedendole dei soldi o una prestazione sessuale per “ammorbidire” i controlli. Ieri i militari sono tornati nel locale e hanno appurato sia che l’esercizio era in piena attività - tant’è che all’interno c’era anche un cliente - sia che la posizione della dipendente non era stata regolarizzata. E’ quindi scattato il sequestro preventivo, ma la donna avrebbe reagito violentemente prendendo a morsi un carabiniere. Per i fatti relativi al primo accesso la cinese è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, calunnia (relativamente alle false accuse riguardanti le richieste per alleggerire i controlli) e sfruttamento della prostituzione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico