Articoli sprovvisti di etichettatura, la Guardia di Finanza sequestra borse e portafogli in un esercizio commerciale

Un finanziere mostra alcuni degli articoli sequestrati
CIVITANOVA - Operazione dei finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: sequestrati presso un esercizio commerciale della città costiera circa 500 articoli, tra borse...

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CIVITANOVA - Operazione dei finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: sequestrati presso un esercizio commerciale della città costiera circa 500 articoli, tra borse e portafogli, in quanto sprovvisti dell’etichettatura recante le informazioni minime da fornire al consumatore, quali previste dal Codice del Consumo.

Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, finalizzati al contrasto dell’abusivismo commerciale nonché alla verifica del rispetto delle prescrizioni in materia di contenimento della diffusione dell’epidemia da coronavirus, da ultimo rafforzati a seguito di quanto concordato con il Prefetto di Macerata,  Flavio Ferdani, in sede di Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, le Fiamme Gialle civitanovesi hanno approfondito la posizione di un esercizio della città costiera operante nel settore del commercio di abbigliamento e accessori.

Dalla disamina di alcuni articoli di pelletteria esposti per la vendita, in particolare, i finanzieri hanno potuto constatare come gli stessi fossero sprovvisti di qualsivoglia etichettatura che potesse indicarne, in lingua italiana, i materiali impiegati, l’eventuale presenza di sostanze nocive per l’uomo o per l’ambiente e le eventuali limitazioni nella destinazione d’uso, informazioni minime, obbligatoriamente previste dal Decreto Legislativo 206/2005 (Codice del Consumo), per consentire al potenziale acquirente di avere informazioni chiare e precise su ciò che compra, utili per poter valutare e scegliere in maniera consapevole.

Conseguentemente, anche in considerazione della scarsa qualità delle materie prime utilizzate e comunque non espressamente tracciabili, non potendo escludere che i prodotti rinvenuti possano essere pericolosi e dannosi per la salute dei consumatori, si è proceduto al sequestro amministrativo degli articoli irregolari. Il responsabile dell’esercizio commerciale è stato quindi segnalato alla locale Camera di Commercio per l’adozione dei provvedimenti di competenza: rischia una sanzione fino a oltre 25mila euro.

Ulteriori accertamenti verranno esperiti per verificare eventuali profili di irregolarità anche da un punto di vista fiscale.

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Corriere Adriatico