CIVITANOVA - Fatture false e riciclaggio di denaro, le indagini della Procura di Macerata si allargano alla provincia di Fermo e coinvolgono le aziende collegate a una ditta di...
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Sono 11 gli indagati: un camerte di 49 anni con residenza in Austria, un albanese di 26 residente a Fermo, un maceratese di 52 anni, due veregrensi di 40 e 43 anni, quest’ultimo con residenza in Bulgaria, due portoelpidiensi di 43 e 58 anni, un romano di 40 anni, un 58enne di Latina, una 55enne e un 33enne vicentini. Ieri all’alba sono scattati i blitz delle Fiamme con sequestri di computer portatili, hard disk, pen drive. Fotocopiate carte di credito per vedere i movimenti di denaro. Le indagini sono in capo al pubblico ministero Margherita Brunelli del tribunale di Macerata.
Gli inquirenti parlano di un aumento esponenziale di traffici di denaro nel Fermano-Maceratese ma l’indagine va oltre le Marche. Si estende a Lazio, Campania, Veneto e valica i confini nazionali. Gli illeciti risalirebbero agli anni tra il 2012 e il 2014. Le ditte interessate da movimenti di denaro all’Estero sono almeno quattro: tre rivendite di pellami e un’agenzia immobiliare. La Guardia di Finanza di Macerata avrebbe messo le mani su un grosso giro d’affari loschi. Gli indagati sono stati accompagnati con i loro avvocati al comando della Finanza di Civitanova ieri. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico