Civitanova, l'eternit abbandonato tra i rifiuti. Il Comune paga lo smaltimento

Civitanova, l'eternit abbandonato tra i rifiuti. Il Comune paga lo smaltimento
CIVITANOVA - L’abbandono di materiale in eternit non costituisce solo una pericolosissima pratica che danneggia l’ambiente ma è anche una spesa ulteriore che...

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CIVITANOVA - L’abbandono di materiale in eternit non costituisce solo una pericolosissima pratica che danneggia l’ambiente ma è anche una spesa ulteriore che grava su tutti i cittadini. Infatti le spese per il recupero, il trasporto e lo smaltimento di materiale abbandonato su suolo pubblico è competenza del Comune.

 

In questo caso, trattandosi di materiale contenente amianto, tali procedure sono ancora più costose poiché devono essere svolte da ditte specializzate e con certificazione dall’Asur.  Proprio in questi giorni il Comune ha provveduto a liquidare due interventi di trasporto e smaltimento di eternit. Una spesa sicuramente non gravosa, trattandosi di 1.665 euro complessive, ma che alla fine dell’anno, viste le numerose segnalazioni, diventano cifre non irrilevanti. Senza contare i danni per l’ambiente e per il personale addetto alle pulizie che, alcune volte, ignora il contenuto dei sacchetti che viene maneggiato.

 

Le segnalazioni

 

Le segnalazioni di abbandono di materiale contenente amianto risalgono alla scorsa primavera. Alla fine di aprile, il comando della polizia locale, dopo una chiamata di cittadini, ha segnalato al servizio ambiente del Comune la presenza di tre sacchetti di plastica contenente gli spezzoni di una canna fumaria nell’isola ecologica di via Einaudi, nella zona commerciale. Negli stessi giorni, il personale del Cosmari ha comunicato il rinvenimento di un sacchetto contenente lastre di eternit tra i bidoni della raccolta differenziata alla radice del molo nord, all’interno dell’area portuale. Per questi due casi, l’amministrazione comunale ha richiesto l’intervento di una ditta specializzata, la Marzetti di Porto Sant’Elpidio, che ha presentato una fattura di 1.220 euro, Iva compresa. Il recupero del materiale contenente amianto prevede il trattamento con un prodotto incapsulante, la rimozione e l’imballaggio e l’etichettatura a norma di legge, quindi il trasporto e lo smaltimento in strutture adeguate comprensivo del pagamento dell’eco tassa regionale. Nel mese di maggio, un’altra segnalazione, questa volta direttamente dal Cosmari, ha consentito di rinvenire elementi in cemento-amianto nei cassoni dei rifiuti ingombranti provenienti dal centro di raccolta di via Fontanella. Stimati circa 20 chili di questo materiale. Sempre nello stesso cassone, sono stati trovati altri 40 chili di eternit provenienti, stavolta, da un servizio di pulizia effettuato dal Cosmari nell’area dell’Hotel House, pure questo confluito al centro di raccolta civitanovese prima di essere trasportato nel cassone del camion. Avvertito il Comune, visto che le spese per lo smaltimento di rifiuti abbandonati devono essere addebitati all’Ente. In questo caso la ditta specializzata chiamata ad intervenire è stata la Mar.Eco di Petriolo. Una fattura di 435 euro. Per smaltire il vecchio tetto di un’abitazione di un capannone in eternit, bisogna tassativamente rivolgersi a una ditta specializzata.

 

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Corriere Adriatico