CIVITANOVA - Trenta giorni di sospensione dall’insegnamento, con decurtazione del 50% dello stipendio. Questa la sanzione stabilita dalla direzione generale...
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Durante un incontro organizzato dall’Anpi, per presentare il libro “Dopo Mussolini” dello storico Andrea Martini, Simonetti polemizzò con l’associazione e con il relatore, parlando di comizio senza contraddittorio e mettendo in dubbio il valore dell’antifascismo come base dell’ordinamento costituzionale. Nell’esposto l’Anpi ha segnalato anche alcuni post apparsi sul profilo Facebook del professore. «Il verdetto è arrivato alla velocità della luce: colpevole – ha scritto il docente su Facebook -. Sono stato sospeso per un mese. Ora comincia la lotta». «La ricostruzione dei fatti dell’Anpi è stata smentita – afferma l’avvocato Alberto Feliziani, legale del docente -, tanto è vero che nessuno dei tre capi d’accusa relativi all’incontro è entrato nel provvedimento. Il professore è stato punito per il contenuto di un post pubblicato su Facebook nel maggio del 2016, trasmesso dall’Anpi alla direzione scolastica. Un post emendato della parte in cui Simonetti definisce l’Olocausto un abominio. Il testo integrale è stato da noi depositato in sede di audizione. Lunedì integrerò la querela nei confronti dell’Anpi, già formalizzata presso la Procura di Macerata e informerò i leader politici che hanno solidarizzato col professore. Impugneremo il provvedimento davanti al giudice del lavoro, se sarà necessario arriveremo fino alla Cassazione. A mio avviso si lede il principio costituzionale della libertà di pensiero».
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Domani è in programma un’assemblea dell’Anpi sulla vicenda. «Non conosco le motivazioni del provvedimento – commenta il presidente provinciale Anpi Lorenzo Marconi -, il nostro giudizio è contenuto nel documento inviato all’Ufficio scolastico, che ha preso atto di quanto segnalato. L’esposto è stato inoltrato perché dal punto di vista didattico - formativo consideriamo inaccettabile quanto è successo». Sulla pagina Facebook del professore portopotentino sono apparsi numerosi post di solidarietà. «Siamo dalla sua parte perché siamo per la democrazia, per la libertà – ha scritto l’assessore Maika Gabellieri - e soprattutto per la verità storica». Claudia Giulietti, pretoriana di Vince Civitanova e segretaria del sindaco, ha esortato il docente a «non mollare». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico