«La Tac ancora nel Covid center? Entro fine anno sarà in ospedale», parola del consigliere regionale Pierpaolo Borroni (FdI)

Borroni: «La Tac ancora nel Covid center? Entrò fine anno sarà in ospedale»
CIVITANOVA «Prima i dati oggettivi e incontrovertibili. Poi la polemica politica, augurandomi che Giulio Silenzi, finalmente, capisca gli elementari numeri e cambi registro...

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CIVITANOVA «Prima i dati oggettivi e incontrovertibili. Poi la polemica politica, augurandomi che Giulio Silenzi, finalmente, capisca gli elementari numeri e cambi registro prima che scivoli nel grottesco. Parliamo, ancora una volta del Covid center realizzato a Civitanova per la pandemia da Covid-19 che la giunta di centrodestra ha lasciato pronto a essere utilizzato fino a quando era necessario. Dunque, un anno dopo la fine della coda pandemica, come era giusto che fosse in favore dei marchigiani». È quanto afferma il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, che entra subito nel merito.

 

 

La replica

L’esponente di FdI replica all’ex assessore comunale Silenzi: «Per l’esponente del Pd, probabilmente, non era necessaria questa accortezza. Punti di vista. Dunque, quando è stato possibile metterci alle spalle, in sicurezza, questa fase emergenziale, si è potuto pianificare un riutilizzo di tutte le attrezzature del Covid center. Ebbene, solo Silenzi non si è accorto, in modo assolutamente strumentale, che il 95% di tutte queste attrezzature è stato ridistribuito equamente in base alle esigenze di tutte le unità organizzative della Ast Macerata. Attualmente mancano da consegnare solo alcuni monitor, ventilatori di Ti che hanno necessitato di particolare manutenzione e pezzi di ricambio che, entro la prossima settimana, verranno consegnati ai tre ospedali di primo livello della Ast 3. Capitolo Tac di ultima generazione. Lo abbiamo ripetuto all’infinito, ma non c’è peggior sordo, di chi non vuol sentire. La Tac verrà collocata presso il presidio di Civitanova. Poiché le opere edili sono di particolare rilievo economico per un valore di circa 500.000 euro, e i tempi di realizzazione si aggirano attorno a 180 giorni tra i tempi burocratici relativi ai tempi di gara e la realizzazione delle stesse, l’auspicio è di vederla consegnata ed operativa entro fine anno, raddoppiando la fruizione per l’utenza, visto che si affiancherebbe già alla Tac presente nel presidio ospedaliero. Dati oggettivamente incontrovertibili tranne che per l’esponente del Pd, partito che sulla sanità dovrebbe tacere per evitare che i marchigiani, terribilmente arrabbiati, gli chiedano conto, ancora una volta, dello stato in cui l’hanno lasciata, perseguendo la strada sbagliata di ospedali unici e non solo».

 

La posizione

«La verità - prosegue il consigliere regionale Pierpaolo Borroni - è che Silenzi, come tutto il suo partito (il Partito democratico, ndr), era animato non da spirito di servizio in campo sanitario. C’è stato un depauperamento di una sanità capillare e territoriale che non noi, ma la pandemia, ha dimostrato essere totalmente fallimentare».

 

 

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Corriere Adriatico