Investito da un'auto pirata, lo sfogo di Gianmarco Virgulti: «Spycam non funzionanti, così il responsabile resterà impunito»

Il ciclista Virgulti: «Spycam non funzionanti, il pirata della strada resterà impunito»
CIVITANOVA «A più di un mese dall’incidente se ne sta beato e tranquillo, come se nulla fosse». È lo sfogo del giovane Gianmarco Virgulti, 35 anni,...

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CIVITANOVA «A più di un mese dall’incidente se ne sta beato e tranquillo, come se nulla fosse». È lo sfogo del giovane Gianmarco Virgulti, 35 anni, vittima lo scorso 3 ottobre di un investimento mentre era in sella alla sua bicicletta, sul ponte sopra il fiume Chienti, tra i Comuni di Civitanova e di Porto Sant’Elpidio. Un’auto di colore scuro lo ha colpito, facendolo balzare in avanti e cadere dalla sua bici, poi il conducente ha spinto il piede sull’acceleratore e lo ha lasciato così, ferito, in mezzo alla strada.

 

«Lunedì della settimana scorsa sono andato dalla polizia – ha raccontato Gianmarco Virgulti – anche perché dopo l’incidente sono rimasto per quasi un mese a letto, ancora con i dolori alla cervicale e alle costole. E mi è stato detto che il pirata non è stato trovato. Le telecamere che si trovano sulla rotatoria ex Pellegrini in quel momento non funzionavano e così non hanno registrato nulla. Tutto questo mi ha lasciato allibito. A che serve dire che Civitanova è piena di telecamere se poi nemmeno funzionano? Ho dato alla polizia l’orario preciso in cui è avvenuto l’incidente, le 19.35 circa, e ho riferito che l’auto era scura: o blu o nera. Tra l’altro dalle telecamere di un privato si vedono due auto che passano a quell’ora, ad una certa velocità, e che corrispondono alla descrizione».

L’incidente era avvenuto nel tardo pomeriggio dello scorso 3 ottobre. «Era ancora caldo ed ero uscito per una passeggiata – ha ricordato Gianmarco Virgulti –. Di solito percorro sempre la pista ciclabile, quello era l’unico tratto in cui si è costretti a passare sulla strada. Quest’auto che mi ha spinto in avanti, sono finito prima sopra il cofano e poi sono caduto. Ho riportato una serie di traumi. A distanza di un mese sono ancora dolorante e dovrò fare degli accertamenti», ha concluso il 35enne civitanovese.

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Corriere Adriatico