Civitanova, camerieri e baristi in nero: maxi multa, ristorante a rischio chiusura

Civitanova, camerieri e baristi in nero: maxi multa, ristorante a rischio chiusura
CIVITANOVA – Ristorante al mare con il personale “in nero”: maxi multa al gestore ed ora il locale rischia la chiusura. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CIVITANOVA – Ristorante al mare con il personale “in nero”: maxi multa al gestore ed ora il locale rischia la chiusura.

I finanzieri della Compagnia di Civitanova l’altra sera, sul Lungomare Piermanni, hanno individuato un ristorante con annesso stabilimento balneare che utilizzava ben otto lavoratori completamente in nero. Al momento dell’intervento tutti e otto i lavoratori in nero erano intenti a svolgere le loro mansioni all’interno del ristorante: camerieri, baristi e lavapiatti di età compresa tra i 20 e 30 anni, di cui sei italiani, un albanese e un pakistano. Sei ragazzi e due ragazze. Dai primi riscontri eseguiti dai finanzieri è subito emerso che 8 dei 35 lavoratori presenti al lavoro erano sprovvisti del contratto di assunzione e della preventiva comunicazione agli enti preposti. Per le situazioni di “lavoro nero” rilevate sono state avviate, da parte dei militari delle Fiamme Gialle di Civitanova Marche, le procedure per l’irrogazione della maxisanzione prevista dall’attuale normativa che va da un minimo di 1.500 € ad un massimo di 9.000 € per ciascuna posizione irregolare. Nei confronti della società che gestisce il ristorante e lo stabilimento balneare dovrà, inoltre, essere valutata l’applicazione della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio in quanto il personale accertato in nero supera del 20% il personale impiegato al lavoro al momento dell’accesso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico