Civitanova, auto bruciate nella notte: c'è la firma di più di un piromane

Civitanova, auto bruciate nella notte: c'è la firma di più di un piromane
CIVITANOVA -Ci sono più mani e sarebbero slegati tra loro i due blitz di fuoco, che hanno distrutto due automobili, venerdì notte nel primo caso e sabato notte nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CIVITANOVA -Ci sono più mani e sarebbero slegati tra loro i due blitz di fuoco, che hanno distrutto due automobili, venerdì notte nel primo caso e sabato notte nel secondo. Nonostante sia successo alla stessa ora, poco dopo le 3, e in due punti che distano poche centinaia di metri l’uno dall’altro, entrambi nel quartiere di Fontespina, gli episodi, in questa prima fase delle indagini, sarebbero distinti. Le indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Civitanova, guidata dal maggiore Enzo Marinelli, sono in corso e procedono per arrivare all’identificazione dei due piromani.

Perché, come si diceva, le “mani” sarebbero diverse, un dato rafforzato dal fatto che le modalità di incendio sono state diverse: nel secondo episodio per esempio non sono state trovate tracce evidenti di innesco. Un dato, questo, confermato dalle modalità di esecuzione dei due raid di fuoco. La prima auto (una Bmw serie 3), quella bruciata alle 3 di notte, di venerdì scorso, in via Barbarigo, è stata data alle fiamme usando una tanica di benzina. L’autore, un uomo arrivato sul posto a piedi e ha incendiato l’auto con una tanica di benzina e un accendino, è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza installate all’esterno dell’abitazione. L’altro, invece, ammesso che sia doloso il blitz di fuoco, come appare altamente probabile, ha agito in maniera diversa. Entrambi i proprietari delle vetture, nel primo caso una donna nell’altro un uomo, non sono riusciti a dare una spiegazione a quanto accaduto: mai una minaccia né situazioni che potessero far pensare a persone nel mirino di qualcuno. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico