I balneari di Civitanova ripartono da Abc: presidente Mantovani, il vice è Scarpetta

I balneari di Civitanova ripartono da Abc, presidente Mantovani, il vice è Scarpetta
CIVITANOVA Si è presentata ieri, con il suo organigramma, l’Associazione Balneari Civitanovesi. La categoria riparte quindi… dall’Abc. Una sigla che non...

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CIVITANOVA Si è presentata ieri, con il suo organigramma, l’Associazione Balneari Civitanovesi. La categoria riparte quindi… dall’Abc. Una sigla che non nasce da frizioni o scissioni, ma dalla chiusura, decisa con votazione degli aderenti, dell’Abat che aveva riunito gli operatori balneari per tanti anni.  



Il presidente è Giacomo Mantovani (stabilimento Arturo), il vice Marco Scarpetta (Raphael Beach) e il segretario Marusia Ciavattini (Dal Veneziano). Completano il direttivo Giuseppe Calza (responsabile lungomare centro), Giambattista Lorenzetti e Isabella Mantovani (responsabili lungomare nord) e Aldo Ascani (lungomare sud). Inoltre saranno formati gruppi di lavoro su specifici temi: decoro, sicurezza, viabilità, manifestazioni. Al momento sono 30 su 43 i titolari di concessione balneare che sono entrati nella nuova associazione. Ma altri stanno aderendo, per cui si punta alla quasi totalità. «Saremo un interlocutore per le relazioni con gli enti locali, dall’amministrazione comunale alla Capitaneria di Porto – ha detto Scarpetta – vogliamo un confronto su questioni locali e quotidiane. Anche se c’è un problema che non ci fa dormire la notte, vale a dire la Bolkestein». In qualità di erede di una delle concessioni più antiche della città, risalente al 1969, Marusia Ciavattini è la deputata ad occuparsi della direttiva europea per conto dell’Abc.

La liberalizzazione 

«Vogliamo anche cambiare la narrazione sulla nostra categoria, vista come una sorta di operatori che non vogliono pagare. Invece si sta facendo una liberalizzazione che colpevolizza chi ha creduto nello Stato. Le concessioni balneari sono state originariamente volute dal Governo per dare servizi di spiaggia che non esistevano: il salvataggio, la pulizia, le attrezzature in loco. E per questo ne erano previste tante a prezzi irrisori. Noi abbiamo pagato sempre quello che lo Stato ci ha chiesto, con il tempo, abbiamo investito, ipotecando le nostre case, spendendo somme che potevano essere ripagate in decenni. Nessuno investe se la concessione scade dopo 5 o 6 anni. E chi rileverà le nostre concessioni, dovrà far pagare di più per rientrare in poco tempo della spesa». Quindi parola al presidente Mantovani che fa il focus sulle questioni locali. «Quello che vogliamo in primis è essere ascoltati e partecipare alle scelte dell’amministrazione che ci riguardano. Ci siamo appena costituiti, dunque per quest’anno faremo solo proposte in corsa. Ma il principio è quello di dare energie e fare sinergia. Ad esempio, non basta chiudere un lungomare per fare turismo. L’accoglienza si fa anche con una viabilità sicura e che non intrappoli chi viene da fuori. E con parcheggi. Ci sono, vanno razionalizzati. Penso a quelli del porto nel fine settimana. Anche nell’organizzazione degli eventi vogliamo essere coinvolti. E poi serve una cura sistematica del verde ma anche della spiaggia, pure d’inverno».

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Corriere Adriatico