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CIVITANOVA - Caos movida, si corre ai ripari per garantire la sicurezza dei tanti che scelgono Civitanova per trascorrere il weekend. Maggiore presenza delle forze dell’ordine sul lungomare civitanovese, una pattuglia in più della polizia locale fino all’una di notte e controlli nei locali per garantire il rispetto delle norme in merito alla musica alta.
«In una città come Civitanova, che è diventata da alcuni anni il punto di riferimento del divertimento e dell’intrattenimento, soprattutto d’estate, possono capitare episodi spiacevoli. Non per questo si vuole minimizzare, anzi – ha spiegato il sindaco Fabrizio Ciarapica –.
«Colgo anche l’occasione per fare un plauso alle forze dell’ordine per il loro grande lavoro e per l’impegno. In commissariato, per questo periodo, sono arrivate otto unità aggiuntive. Per quanto riguarda quello che stiamo facendo noi come amministrazione – ha continuato il sindaco Fabrizio Ciarapica –, lo scorso anno era in azione una pattuglia della polizia municipale fino all’una di notte, mentre da quest’anno ne saranno due. Stiamo lavorando anche per un discorso di sensibilizzazione per quel che riguarda la musica alta, con la collaborazione per i controlli del genere con una azienda privata. Nessuno vuole limitare il divertimento né vessare gli imprenditori che investono e lavorano a Civitanova nel settore dell’intrattenimento ma è necessario il rispetto delle regole nell’interesse di tutti, sia di chi lavora sia dei residenti. È giusto, dunque, rispettare le regole per il bene di tutti, bisogna impegnarsi per trovare il giusto equilibrio» ha concluso il sindaco Fabrizio Ciarapica.
Proprio sabato notte due civitanovesi sono stati picchiati da un gruppetto di coetanei di fronte ad uno stabilimento balneare del lungomare Piermanni. Un atto di violenza, con calci e pugni, i cui contorni sono ancora da chiarire. Erano circa le 2 di notte quando i due sono stati aggrediti. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto i responsabili dell’aggressione si erano già dileguati. Soccorsi i due feriti, che se la sono cavata con una prognosi di pochi giorni. Neppure loro sono stati in grado di spiegare i motivi dell’aggressione. Le indagini dei carabinieri per ricostruire quanto accaduto sono in corso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico