Addio Alessandro Bella, barbiere e musicista: si era fatto apprezzare anche per le poesie in vernacolo

Addio allo storico barbiere Alessandro Bella, era anche musicista: si era fatto apprezzare anche per le poesie in vernacolo
CIVITANOVA  - Civitanova piange la scomparsa di un personaggio cittadino a tutto tondo, Alessandro Bella, “Sandro” per gli amici. Barbiere, ma anche musicista e...

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CIVITANOVA  - Civitanova piange la scomparsa di un personaggio cittadino a tutto tondo, Alessandro Bella, “Sandro” per gli amici. Barbiere, ma anche musicista e poeta in vernacolo, se n’è andato nella notte tra martedì e ieri, nella propria abitazione, all’età di 91 anni, dopo averne trascorsi sessanta nella “bottega” di via Tripoli.

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Apprezzatissimo barbiere della città rivierasca, ne era stato il simbolo della volontà di rinascita e spensieratezza dopo il secondo conflitto bellico, quando negli anni ’50 aveva dato vita, in collaborazione con i suoi fratelli, al Cuban Hot Bella. 


Al ritmo di rumba e mambo aveva fatto ballare uno stuolo di concittadini per un’infinità di serate al Lido Cluana, tanta era la volontà di un’intera popolazione di dimenticare al più presto gli orrori della guerra ed il desiderio di vivere intensamente gli anni della ricostruzione. Bella non aveva mai “abdicato” nel suo salone, dove ha continuato a recarsi fino a quando le restrizioni anti Covid hanno costretto anche lui al riposo forzato.

Tra un sorriso ed una battuta, soleva cimentarsi nella poesia dialettale, tanto che nella barbieria se ne poteva leggere un estratto inneggiante al mestiere che aveva da sempre nel cuore, fin da quando aveva imparato i rudimenti dell’arte, poco più che bambino, dallo zio Eolo Bellesi: «Sta vottéga è lo còre de lo Porto, do’ ce se fa lo tajo longo e ccorto». Emblema di un mondo improntato all’ottimismo ed all’apprezzamento della bontà della vita e dei frutti dell’onesto lavoro, Sandro Bella si è spento quando ormai alla bottega non poteva andare più, in osservanza della normativa anti Coronavirus. Oggi, alle 11, nella chiesa di San Pietro in piazza XX Settembre, l’ultimo saluto del figlio Renato Nicholas, dei nipoti e pronipoti e dei tanti amici che lo hanno profondamente stimato. 

 

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Corriere Adriatico