Rapina in un negozio di elettronica, un 19enne di Filottrano patteggia 2 anni

Rapina in un negozio di elettronica, un 19enne di Filottrano patteggia 2 anni
CINGOLI - Rapina al Sinergy di Cingoli, 19enne patteggia due anni di reclusione, pena sospesa. Si è chiuso ieri il procedimento a carico di un giovane di Filottrano...

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CINGOLI - Rapina al Sinergy di Cingoli, 19enne patteggia due anni di reclusione, pena sospesa. Si è chiuso ieri il procedimento a carico di un giovane di Filottrano accusato di rapina aggravata. Il fatto risale al 14 gennaio di quest’anno. 


 

Mancava mezz’ora alla chiusura, quando il giovanissimo era entrato all’interno del negozio di elettrodomestici Sinergy in via Santa Sperandia (in pieno centro) sparando un colpo con una pistola a salve e creando il panico (in quel momento erano presenti due clienti, di cui uno che stava per uscire, e il figlio del titolare). Si era poi diretto verso la bacheca dove erano esposti i cellulari, aveva spaccato il vetro dell’espositore e aveva preso due iPhone 14 (i più costosi) del valore complessivo di circa 4.000 euro ed era scappato. Nel negozio era scattato l’allarme e sul posto si erano precipitati i carabinieri della locale stazione insieme al loro comandante, il luogotenente Umberto Paglioni, e poco dopo in supporto erano intervenuti anche i colleghi della Sezione operativa del Norm della Compagnia di Macerata. Nel frattempo il comandante Paglioni aveva già iniziato a ricostruire l’accaduto visionando le immagini registrate dalle telecamere poste all’interno del negozio e ascoltando i testimoni. Era così emerso che un paio d’ore prima erano entrati in negozio due ragazzi, di cui uno giovanissimo, che avevano guardato i cellulari esposti e poi erano andati via. I militari avevano controllato anche quei filmati notando che uno dei due indossava abiti simili a quelli del rapinatore e anche le fattezze erano simili. 



Poi una circostanza strana. Mezz’ora circa dopo la rapina, in negozio era arrivata una telefonata bizzarra, un ragazzo aveva chiesto se qualcuno avesse rubato dei cellulari. Alla fine i militari riuscirono a risalire all’identità dell’autore della rapina. Ieri, tramite l’avvocato Paolo Marchionni, il 19enne ha patteggiato col pubblico ministero Enrico Riccioni la pena di due anni e 350 euro di multa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico