Attacca un adesivo islamico sull'Ape, tre coetanei lo pestano a sangue: Daspo Willy e denuncia ai ragazzini

Attacca un adesivo islamico sull'Ape, tre coetanei lo pestano a sangue: Daspo Willy e denuncia ai ragazzini
CINGOLI – Pestato a sangue per aver attaccato un adesivo con la scritta “Mashallah” sulla propria Ape car. Diciottenne aggredito con pugni al volto e testate da...

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CINGOLI – Pestato a sangue per aver attaccato un adesivo con la scritta “Mashallah” sulla propria Ape car. Diciottenne aggredito con pugni al volto e testate da tre giovanissimi, ubriachi, che poi si sono scagliati anche contro una coppia intervenuta in soccorso della vittima. Ora per i tre, un 19enne e due 23enni, tutti nati in Italia ma di origini straniere, è scattato il cosiddetto Daspo Willy, il daspo urbano anti-risse che prende il nome da Willy Monteiro Duarte, il 21enne di origine capoverdiana pestato a morte a Colleferro il 6 settembre dello scorso anno.

 

La violenta aggressione risale alla notte tra il 2 e il 3 luglio scorsi. Un 18enne, di Cingoli, si trovava nel parcheggio pubblico di via della Portella, lì vicino ci sono delle aree verdi comunali e un bar, il “Garden”. Quel posto è uno dei luoghi in cui sia i giovani di Cingoli che i ragazzi dei comuni limitrofi si ritrovano per trascorrere le serate in tranquillità. Quella notte però oltre al 18enne e ad altre persone c’era anche un gruppetto di giovani, un 19enne e due 23enni, tutti e tre nati in Italia ma i loro cognomi evocano Paesi esotici. In base a quanto ricostruito successivamente dai carabinieri, i tre giovani quella sera erano ubriachi, parlavano tra di loro poi si sono avvicinati al 18enne. I tre se la sarebbero presa con il 18enne colpevole, a loro dire, di aver attaccato sull’Ape car un adesivo con la scritta “Mashallah”, una parola di cui tanti ignorano il significato e che indica semplicemente “Quello che Allah ha voluto”. Nel mondo arabo, specie nelle regioni a tradizione islamica, quell’espressione assume molteplici significati ma tutti positivi, esprime sorpresa, gratitudine, gioia.

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Corriere Adriatico