Cingoli, arresto per omicidi e spaccio Ecco chi sono gli altri coinvolti

Il procuratore Giorgio e i vertici dell'Arma di Macerata
MACERATA  - Nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Alex Lombardi per triplice omicidio sono coinvolti anche altri personaggi come Marco Pesaresi, un...

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MACERATA  - Nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Alex Lombardi per triplice omicidio sono coinvolti anche altri personaggi come Marco Pesaresi, un trentacinquenne di Filottrano, ora detenuto ad Ascoli Piceno per altri reati, che in entrambi i casi (l'omicidio dei due pusher e il ferimento mortale del barista) sarebbe risultato come ausiliario dell'attività del buttafuori quarantunenne.

 


Implicato, ma con una posizione meno grave, nella vicenda anche un ambulante di 33 anni di Chiaravalle, Jonny Rizzo, presentato da Pesaresi a Lombardi come interessato all'acquisto di 30 kg di hascisc, proveniente dal carico di droga in possesso dei marocchini.

Intercettazioni telefoniche, testimonianze e soprattutto una delle pistole usate per colpire i due pusher marocchini, feriti e bruciati a San Faustino di Cingoli, e il barista di Filottrano, rimasto mortalmente ferito, hanno permesso agli investigatori dei carabinieri di raccogliere gli elementi a carico di Lombardi, il buttafuori quarantunenne arrestato per triplice omicidio dopo quasi 5 anni di indagini.

In particolare, il giorno dopo l'assalto al bar di Filottrano, Lombardi aveva venduto la pistola ad un'armeria, ma quando si è reso conto che avrebbe potuto portare i carabinieri sulle sue tracce, ha tentato invano di riacquistarla. «Se la recupero sono a cavallo» aveva detto a degli amici. Sulla Y10 in cui erano stati bruciati vivi i marocchini è stato trovato un bossolo sicuramente proveniente dall'arma di Lombardi. Che sarebbe stato sentito da un testimone vantarsi di avere ucciso i due spacciatori. Lombardi e Pesaresi erano entrati inizialmente nell'inchiesta con l'ipotesi di favoreggiamento.
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Corriere Adriatico