Lettera choc a casa Annavini "Un cacciatore in meno"

Lettera choc a casa Annavini "Un cacciatore in meno"
CESSAPALOMBO - Un vero e proprio atto di sciacallaggio e di vigliaccheria ha colpito venerdì la famiglia di Giampietro Annavini. Lo sfortunato fornaio di 60 anni morì il 4...

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CESSAPALOMBO - Un vero e proprio atto di sciacallaggio e di vigliaccheria ha colpito venerdì la famiglia di Giampietro Annavini. Lo sfortunato fornaio di 60 anni morì il 4 gennaio scorso dopo essere stato colpito da una fucilata esplosa accidentalmente da un cacciatore che aveva appena finito la battuta al cinghiale. La moglie di Annavini, Caterina Marchi, si è vista infatti recapitare via posta una busta indirizzata al panificio all’interno della quale era scritta a mano la frase “Un cacciatore in meno. W la caccia ah ah ah”. Il riferimento alla tragica scomparsa di Giampietro Annavini è evidente, anche se la persona che ha avuto il cattivo gusto di scrivere questa lettera anonima probabilmente non sa che il fornaio di Cessapalombo non era affatto un cacciatore ma, anzi, un profondo amante degli animali. La notizia dell’arrivo della lettera anonima, che apparentemente sembra poter essere stata scritta da una donna, è stata data dalla stessa Caterina Marchi che ha pubblicato le foto della busta e della lettera sul proprio profilo Facebook. “Questo è quanto mi ha consegnato la mia postina oggi. All’autore di questa lettera anonima e a tutti quelli che non hanno capito - ha scritto la moglie di Annavini - vorrei spiegare una volta per tutte che Giampietro Annavini non era un cacciatore, anzi era contro la caccia. Lui era andato a portare fuori i suoi cani boxer come faceva tutti i giorni, era appena uscito dal canile quando è stato raggiunto da una fucilata mortale. Quindi chiedo solo un po’ di rispetto per Giampietro che in questo momento si trova due metri sottoterra senza nessuna colpa, e rispetto per me e i suoi figli. Oltre il danno anche la beffa: questo è veramente troppo”. Unanimi le reazioni di sdegno da parte di amici e conoscenti e, soprattutto, la presa di distanza da parte di alcuni animalisti da un gesto ignobile.
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Corriere Adriatico