Lo chef torna col camper nel cratere del terremoto: «Voglio aprire una scuola di cucina»

Castelsantangelo sul Nera, lo chef torna col camper nel cratere del terremoto: «Voglio aprire una scuola di cucina»
CASTELSANTANGELO SUL NERA - «Sogno di aprire una scuola di cucina per far ripartire questi territori, che sono la mia bellissima terra che deve rinascere. Sogno di rivedere...

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CASTELSANTANGELO SUL NERA - «Sogno di aprire una scuola di cucina per far ripartire questi territori, che sono la mia bellissima terra che deve rinascere. Sogno di rivedere tutto come era, non me ne andrò finché non ci riuscirò». Parola dello chef Davide Berlenghini, 50enne la cui famiglia è originaria di Vallinfante di Castelsantangelo sul Nera, che da settembre è tornato a vivere in camper, e tra sogno ed utopia vuole far ripartire la sua terra colpita dal terremoto, con alcuni progetti a cui sta lavorando. Una casa ereditata dal nonno, in cui da Roma ha trascorso numerose estati, finita in pezzi, travolta dalla montagna che è venuta giù. 


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«Era la mia unica proprietà, nemmeno si può dire che sia una seconda casa - racconta - sono voluto tornare a vederla ad inizio settembre con mia figlia, mi sono detto vediamo se riesco a fare qualcosa per questo territorio. Qua si deve ripartire dalla tradizione, dagli antichi mestieri del casaro, dall’abilità del porcino, dal pastaio. Voglio creare un luogo dove i giovani del posto possano imparare questi mestieri e magari aprire una propria attività, creando lavoro per gli altri. Se questo accade, ha vinto tutta la vallata»
 
Lasciata la compagna e la figlia Miriam a Roma, Davide Berlenghini, un passato da chef esecutive in realtà importanti della ristorazione, ha rinunciato ad un lavoro in Svizzera ed ha ricominciato dalle macerie di Castelsantangelo. «Ho voluto vivere come la gente del posto, c’è chi ha capito il mio progetto e mi sta dando una mano, come Agostino Batassa, che mi ha regalato il suo vecchio camper, in cui vivo con il mio cagnolino Otto e mi attacco alla corrente dell’area camper, in cui metto monete da due euro, per andare avanti». Dieci metri quadrati in cui sono racchiusi tutti i suoi sogni, lo sguardo che si spinge lontano ad immaginare un futuro diverso da quello di scenario post bellico attuale per queste terre. Intanto in un pomeriggio di pioggia battente dentro al vecchio camper piove e lui raccoglie l’acqua con un secchio. 
Il finanziamento

Per finanziare i suoi progetti ha aperto una raccolta fondi online ed una pagina Fb “Un cuoco tra le pietre di Castelsantangelo sul Nera”, in cui racconta la sua avventura. «Probabilmente non rivedrò più la mia casa ricostruita - conclude amareggiato - perché Vallinfante non sarà più ricostruita nello stesso posto, ma sarò contento se grazie alla professionalità acquisita in tanti anni, potrò fare qualcosa per far ripartire la mia terra». Al momento per finanziarsi Berlenghini lavora il fine settimana in un ristorante di Camerino e si sta impegnando per portare in zona una specie antica di ulivo, che possa sopravvivere anche a mille metri di altezza.
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Corriere Adriatico