Castelraimondo, la diocesi vieta il bikini nel parco del castello

Il cartello nel parco
CASTELRAIMONDO - Nel parco del castello di Lanciano non si potrà più prendere il sole “vestiti con abbigliamento balneare”, come recitano tre nuovi...

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CASTELRAIMONDO - Nel parco del castello di Lanciano non si potrà più prendere il sole “vestiti con abbigliamento balneare”, come recitano tre nuovi cartelli apposti nei giorni scorsi. L’area verde sotto il maniero dei Da Varano, che è gestita dalla fondazione Maria Sofia Giustiniani Bandini, dell’Arcidiocesi di Camerino, è da sempre nella bella stagione meta di giovani, famiglie e gruppi di adolescenti che utilizzano il vasto prato come una piccola spiaggia, per prendere la tintarella, in pantaloncini corti e qualcuno, in zone più riparate con il costume. E’ una tradizione che dura ormai da molti anni, ma che ormai sembra destinata a finire visto che sono stati affissi tre nuovi cartelli ben visibili che ricordano le norme da tenere nel parco, che è di proprietà privata dell’Arcidiocesi di Camerino ed è aperto dalle 8 alle 19.

I cartelli a firma del custode ricordano il divieto di parcheggiare nei prati, di gettare rifiuti al di fuori dei cassonetti ed appunto di “vestire con abbigliamento balneare”, come se ci si trovasse in spiaggia. Nessun problema durante i mesi freddi, ma in estate potrebbe diventare un problema potersi esporre al sole, se il divieto viene interpretato in senso stretto. I cartelli hanno già suscitato diverse perplessità, proprio per quanto si dice a proposito dell’abbigliamento. 
“Vorrà dire che il sole lo prenderemo tutti vestiti”, scherza un uomo intento a correre. L’intento è quello di mantenere un certo decoro nell’ambito del parco, evitando l’eccessiva esibizione del corpo, più adatta ad una spiaggia che ad un parco verde dove si trovano spesso famiglie con bambini piccoli.
La primavera è ormai alle porte, si vedrà nei prossimi mesi se le raccomandazioni del cartello saranno rispettate. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico