Capriolo aggredisce due persone, 39 punti di sutura a un ferito. Il sindaco: «Ecco perché non firmo l'ordinanza per abbatterlo»

Capriolo aggressivo semina il panico: ferite due persone, una ha rimediato 39 punti di sutura
PENNA SAN GIOVANNI  - Un capriolo di tre anni preoccupa gli abitanti di Penna San Giovanni ed i turisti che in queste giornate di sole si recano nel paese...

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PENNA SAN GIOVANNI  - Un capriolo di tre anni preoccupa gli abitanti di Penna San Giovanni ed i turisti che in queste giornate di sole si recano nel paese dellentroterra per una passeggiata nelle campagne circostanti. Negli ultimi giorni, per le vie del borgo non si parla d’altro: un maschio di capriolo aggredisce le persone provocando anche gravi lesioni. Un problema al quale per il momento non si riesce a trovare una soluzione anche perché, come dice il sindaco Stefano Burocchi, «non ho una foto dell’esemplare e non è semplice trovare il protagonista di questi spiacevoli episodi». 

 


Il primo cittadino di Penna San Giovanni conferma, infatti, di essere stato avvisato riguardo due aggressioni da parte dell’animale. «È stato aggredito un cittadino pennese - racconta - che ha riportato 39 punti di sutura. Ha sporto denuncia ai carabinieri e incaricato un legale per chiedere i danni. Ma da quanto mi risulta il capriolo ha preso di mira anche un turista che avrebbe riportato delle lesioni».

L’amministrazione non è rimasta con le mani in mano, ma per il momento non ha ancora potuto prendere provvedimenti. «Sappiamo che l’animale in questione si trova in contrada Magli, nel territorio comunale di Penna San Giovanni, e mi è stato riferito che dovrebbe avere circa tre anni. È un fatto strano che sia così aggressivo - confida Burocchi -, perché solitamente il capriolo non è un animale pericoloso. È noto per la sua mitezza, a meno che non debba difendersi da altri animali o da suoi simili».

Il primo cittadino, intanto, è in contatto con l’Urca (Unione regionale cacciatori appennino). «Sto verificando la situazione tramite questa associazione che monitora la selvaggina nelle Marche - dice -. Prima di emettere una ordinanza di abbattimento per pericolo pubblico, però, devo avere chiaro il quadro della situazione. Non me la sento di fare una ordinanza generalizzata, altrimenti chiunque può sentirsi autorizzato ad uccidere un esemplare maschio di capriolo di tre anni». Gli episodi che si sono verificati e che hanno messo a rischio l’incolumità di due persone creano però dei disagi all’indotto turistico del territorio. In questo periodo, infatti, non sono pochi i visitatori che approfittano del bel tempo per fare una passeggiata in montagna verso Penna San Giovanni. Oltre ad essere pericoloso per i residenti, il capriolo potrebbe scoraggiare anche i turisti. Ed è quanto vuole evitare il sindaco.

«Devo trovare un punto di incontro tra la sicurezza pubblica e la salvaguardia della fauna - dice il primo cittadino -. Siamo nella fase decisionale: la selvaggina va tutelata e non è giusto gestirla in maniera approssimativa. Mi dispiacerebbe però sapere che i turisti siano impauriti da questo pericolo e decidano di non venire a passeggiare nelle nostre meravigliose campagne

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Corriere Adriatico