Caos al pronto soccorso, non vuole la flebo e aggredisce un sanitario: 52enne di Civitanova sotto processo

Caos al pronto soccorso, non vuole la flebo e aggredisce un sanitario: 52enne di Civitanova sotto processo
CIVITANOVA Va al pronto soccorso e scoppia il caos, per evitare la flebo aggredisce due operatori sanitari, una psichiatra e un infermiere. È finito sotto processo con le...

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CIVITANOVA Va al pronto soccorso e scoppia il caos, per evitare la flebo aggredisce due operatori sanitari, una psichiatra e un infermiere. È finito sotto processo con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni un 52enne civitanovese. Il fatto risale al 20 novembre del 2019. Quel giorno l’uomo si era recato al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova in stato di agitazione, era stato fatto stendere su un lettino e l’infermiere gli aveva inserito l’ago in un braccio. 

Quando l’infermiere si era avvicinato per somministrargli una seconda flebo l’uomo di scatto s’era tirato su e aveva sferrato un pugno contro l’infermiere, il 52enne era sceso dal lettino e in soccorso dell’infermiere erano accorsi due operatori sanitari, un uomo e una donna, entrambi furono colpiti dall’uomo che, nella concitazione di quegli attimi aveva raggiunto la psichiatra che stava uscendo dalla stanza per chiedere aiuto alle forze dell’ordine sferrandole dei pugni alla testa, a causa dei colpi la psichiatra cadde a terra ma fu immediatamente soccorsa dai poliziotti. Gli agenti del commissariato subito dopo i fatti raccolsero le testimonianze delle vittime ricostruendo l’accaduto.

Per l'infermiere lesioni per 30 giorni

Ad avere la peggio fu l’infermiere che riportò diverse lesioni per una prognosi di 30 giorni. La vicenda finì all’attenzione dell’autorità giudiziaria, il pubblico ministero Enrico Riccioni contestò all’uomo i reati di resistenza a pubblico ufficiale dal momento che le vittime erano incaricate di un pubblico servizio perciò equiparabili a pubblici ufficiali e lesioni. Ieri in Tribunale a Macerata si è aperto il processo a carico del 52enne davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo, dopo l’apertura del dibattimento l’udienza è stata rinviata al prossimo 15 giugno per sentire i primi testimoni indicati dall’accusa.
 

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Corriere Adriatico