Camerino, multe contestate Insulti e minacce a due vigilesse

Due vigilesse
CAMERINO - Insultano e minacciano due vigilesse che gli stanno facendo la multa, ora le risarciscono per le offese subite con seicento euro, per chiudere definitivamente il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CAMERINO - Insultano e minacciano due vigilesse che gli stanno facendo la multa, ora le risarciscono per le offese subite con seicento euro, per chiudere definitivamente il procedimento giudiziario ed estinguere il reato. E’ accaduto a Camerino esattamente nell’aprile di due anni fa. Due donne, tuttora in servizio presso la polizia municipale di Camerino, erano in servizio di controllo in città e contestano un’infrazione al codice della strada a due automobilisti. I due però non la prendono bene e partono insulti all’indirizzo delle due vigilesse.


Il comandante della polizia municipale, Andrea Isidori, diversi giorni dopo l’episodio invia un rapporto alla Procura di Macerata, in cui espone i fatti ed un uomo di Roma, insieme ad una signora di Vercurago (Lecco) finiscono indagati per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale, minaccia ed ingiuria, di recente depenalizzato.

L’avvocato difensore dei due automobilisti qualche tempo fa ha avanzato la possibilità di risarcire il danno causato dall’oltraggio alle due agenti, in modo da poter riparare alle offese.

La giunta comunale ha approvato definitivamente la transazione, dopo che le due donne hanno manifestato verbalmente il loro assenso a chiudere definitivamente questo brutto episodio. Il romano verserà 400 euro, la donna 200 euro, come somme a titolo di risarcimento del danno, il reato commesso sarà considerato estinto. Con la recente riforma, alcuni reati del codice penale, tra cui l’ingiuria, lo scorso gennaio sono stati depenalizzati, rendendo possibile il solo risarcimento civile, senza la prosecuzione in sede penale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico