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CAMERINO - «Togliamoci la “mascherina” dell’ipocrisia». Nel secondo Natale segnato ancora dalla pandemia, l’arcivescovo di Camerino - San Severino Francesco Massara, nel suo messaggio di auguri, torna ad accendere i riflettori sui temi per i quali ha mostrato impegno e grande attenzione sin dal suo insediamento.
Un messaggio rivolto a disoccupati e terremotati: «Sebbene il sogno di un lavoro sicuro e l’ansia di garantire una casa alle vostre famiglie accrescano la preoccupazione per il vostro futuro - dice loro nel messaggio - , vi chiedo di non stancarvi di reclamare la giustizia della ricostruzione e di un lavoro dignitoso».
Un pensiero particolare viene rivolto naturalmente agli operatori sanitari «che si prendono cura - scrive - delle tante ferite visibili e invisibili e che, con il loro servizio ci ricordano che la vita è un valore da benedire e custodire sempre, anche nel momento del dolore e della sofferenza», L’arcivescovo camerte si rivolge anche alle donne vittime di violenza, affinché abbiano «il coraggio di gridare forte, e il loro grido d’aiuto non resti ancora per troppo tempo inascoltato»; ai coniugi separati, alle famiglie, agli infermi, ai paesi e alle città dell’Occidente e ai profughi e agli immigrati egli dedica un pensiero, affinché «almeno per questo Natale, vi sia un posto nel nostro mondo dove possano vivere ed essere accolti e rispettati».
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Corriere Adriatico