«Ingiusta l’esclusione dall’Unione montana». ​I Comuni di Castelsantangelo e Monte Cavallo hanno presentato un ricorso al Tar

Un'aula giudiziaria
CAMERINO - Si discuterà di fronte al Tar di Ancona il prossimo 9 novembre il ricorso presentato dai Comuni di Castelsantangelo sul Nera e Monte Cavallo, contro...

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CAMERINO - Si discuterà di fronte al Tar di Ancona il prossimo 9 novembre il ricorso presentato dai Comuni di Castelsantangelo sul Nera e Monte Cavallo, contro l’Unione montana Marca di Camerino, che ha respinto con delibera di Consiglio, lo scorso dicembre, le richieste di entrare a far parte dell’ente. A fissare l’udienza sono stati i magistrati del tribunale amministrativo regionale, durante l’udienza cautelare.

 

Non è stato sospeso il provvedimento impugnato dagli enti, come si legge nell’atto redatto dal collegio giudicante, ma è stata fissata l’udienza di merito. I due Comuni sono assistiti dall’avvocato Fabio Pierdominici, l’Unione montana dagli avvocati Gennaro Marino e Massimo Ortenzi. 


Occorrerà dunque attendere altri otto mesi per sapere se è legittima la decisione dell’ente montano, di escludere i due Comuni che hanno presentato richiesta. È una vicenda che ormai va avanti dalla fine del 2018, quando è stata presentata la prima richiesta di adesione all’ente montano da parte di Castelsantangelo sul Nera, seguito nei primi mesi del 2019 da Valfornace e Monte Cavallo. Ci sono stati vari episodi, lettere alla Regione Marche, sia alla giunta guidata da Luca Ceriscioli, che a quella guidata da Francesco Acquaroli, prese di posizione, ma mai nessuna risposta ufficiale era giunta dall’Unione, guidata dal sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci.

Nel frattempo sono state fatte diverse modifiche allo Statuto dell’ente montano, di cui alcune stabiliscono che i nuovi Comuni che entrano nell’ente non possono votare il presidente e non possono vantare diritti sul patrimonio dell’Unione. Inoltre una modifica allo statuto, votata ed approvata nell’ottobre 2021, impedisce lo scioglimento dell’ente per disposizione di legge regionale, o per l’uscita di Comuni che comporta il venir meno delle dimensioni previste dalla legge. La Regione invece ha modificato la legge regionale sulla costituzione ed il funzionamento delle Unioni montane a fine dicembre.

Si prevede che prima di dieci anni dalla costituzione dell’ente, cioè nel 2025, nessun nuovo Comune possa entrare a farne parte. In caso di domanda, vale il silenzio dissenso. Il giorno dopo l’approvazione delle modifiche alla legge regionale, il consiglio comunitario ha detto no alla richiesta dei tre Comuni, di entrare a far parte dell’ente. Da qui la scelta di presentare ricorso al Tar da parte di Monte Cavallo e Castelsantangelo sul Nera, che avevano motivato la richiesta di adesione con la necessità di affrontare problematiche comuni, quali la ricostruzione post terremoto, l’attuazione della strategia delle aree interne e altro.

 

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Corriere Adriatico