Camerino, sciacalli del sisma devastano un intero condominio nella zona rossa

Camerino, sciacalli del sisma devastano un intero condominio nella zona rossa
CAMERINO - Sciacalli in un condominio di via Favorino a Camerino, in piena zona rossa. A denunciare l’accaduto è stato Gianfranco Broglia, noto per essere il...

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CAMERINO - Sciacalli in un condominio di via Favorino a Camerino, in piena zona rossa. A denunciare l’accaduto è stato Gianfranco Broglia, noto per essere il presidente del comitato di Camerino della Croce Rossa Italiana, proprietario di un appartamento nell’edificio finito nel mirino dei ladri, gravemente lesionato dal sisma.

I malviventi non hanno visitato solo casa sua, ma anche altri appartamenti, lasciando in giro ulteriore devastazione e disordine, dopo l’abbandono delle abitazioni avvenuto nell’ottobre 2016, dopo il terremoto.
  
«Camerino è ormai diventata come Pompei, l’unica differenza è che per entrare lì si paga il biglietto – commenta amareggiato Broglia –. Il raid degli sciacalli mi ha dato un immenso fastidio, ci si sente abbandonati ed impotenti. Appena sono entrato per recuperare alcuni beni, martedì pomeriggio, ho notato che la porta dell’appartamento dove viveva mia figlia era aperta. Ero andato con mio genero qualche giorno prima dell’ultima nevicata ed era tutto a posto. Martedì invece ho visto subito che la porta era stata scassinata ed ho pensato ai ladri». Broglia è salito per le scale, notando che le porte di altri due appartamenti e della casa in cui abitava prima del terremoto, erano aperte. «A casa mia sono rimasti solo dei mobili, hanno rovistato ovunque mettendo tutto in disordine, ho portato via come gli altri tutte le altre cose, ma i mobili non so proprio dove metterli: la prossima volta i ladri, visto che non c’è più niente da rubare – prosegue Broglia – forse faranno il trasloco e si porteranno via direttamente i mobili».
 
«Non la prendo con nessuno - prosegue -, ma questo è ormai una zona abbandonata. Penso che abbiano agito anche in altri palazzi. Nel cortile hanno messo le sedie del mio soggiorno, ho anche trovato una scala, probabilmente hanno scavalcato e fatto razzia in altri posti». Conclude il presidente della Croce Rossa: «Sono stati anche in altre case in zona rossa, la zona è incustodita, noi ci sentiamo abbandonati, le nostre case ed i nostri ricordi abbandonati per colpa del terremoto, lasciati all’incuria del tempo, ora sono preda di sciacalli senza scrupoli. Visto che hanno colpito già diverse volte in centro storico, suggerisco di mettere all’ingresso il cartello “Non c’è più niente da rubare”».
 

«Dall’ottobre del 2016 - conclude Broglia - nel centro storico di Camerino, tutto chiuso in un’immobile zona rossa, vegliano i militari dell’esercito, in tre distinte postazioni ai margini della zona vietata. L’impegno non è mai mancato ma il compito è reso complicato dall’abitato della città, a pianta medievale fatto di innumerevoli vie e vicoli. Gli accessi sono sbarrati da pareti in legno, transenne e altro, ma i malintenzionati hanno più volte trovato modo di entrare. Spesso gli episodi di sciacallaggio non sono stati denunciati e a volte l’accaduto non è stato reso pubblico». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico