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CAMERINO - Non sono passate inosservate le manovre in corso al terzo piano dell’ospedale, dove ci si sta organizzando per ripristinare e rendere operativi 15 posti letto del reparto di Medicina, chiuso da diversi mesi a causa della riorganizzazione dei servizi ospedalieri, messa in atto dall’Area vasta 3 per far fronte all’emergenza Covid, con il personale della struttura camerte dirottato al Covid center di Civitanova, a coprire turni e la progressiva attivazione di moduli.
Ora la curva scende, i ricoveri calano e si tenta per quanto possibile di tornare alla normalità, ripristinando la situazione che c’era prima dello tsunami Covid.
. «Ho esposto le nostre problematiche e i nostri timori sulle sorti dell’ospedale - ha detto la Jajani - che, di fatto, ad oggi non garantisce i servizi necessari per le cure al suo bacino d’utenza. È una struttura a servizio di un territorio che comprende tutto l’entroterra, da Serravalle a Matelica, da Castelsantangelo sul Nera a Muccia, Valfornace, Pieve Torina, Esanatoglia, Sefro. Mancano personale e medici, con i reparti di Chirurgia, Ortopedia, Medicina e Terapia intensiva praticamente fermi, così come gli interventi chirurgici. Ho chiesto informazioni su come e quando verrà riportato l’organico impiegato al Covid Hospital di Civitanova e quando verranno ripristinate le unità mediche che se ne sono andate con mobilità – continua la vice sindaco Jajani -. L’incontro è stato positivo, ora confido che possano seguire i fatti che riportino l’attività dell’ospedale a servizio di tutti i cittadini. Siamo ben consapevoli che la pandemia ha richiesto un grande sforzo, ma vista la situazione che sta tornando alla normalità, ci auguriamo che sia ripristinato quanto prima anche quanto necessario per l’ospedale camerte».
Corriere Adriatico