È realtà la nuova sede del Comune di Camerino. Curcio: «Ora spazio alle opportunità»

È realtà la nuova sede del Comune di Camerino. Curcio: «Ora spazio alle opportunità»
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CAMERINO - Taglio del nastro a sei anni dalle scosse di terremoto del 2016, per la nuova sede provvisoria del Comune di Camerino, in località Vallicelle. Ospiti d’onore il capo nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio e il subcommissario alla ricostruzione Gianluca Loffredo, accolti dal presidente regionale Francesco Acquaroli, dal sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, dal presidente della Provincia Sandro Parcaroli, dal vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, dal presidente del consiglio comunale di Camerino Cesare Pierdominici e altri rappresentanti comunali.

 

Strutturato su due piani e finanziato con 2 milioni e 200mila euro dalla Protezione civile nazionale, l’edificio è ampio 2.700 metri quadrati e ospita, tutti insieme, i diversi uffici comunali. 



«Le emergenze non risolvono le criticità precedenti, ma le amplificano - ha detto Fabrizio Curcio -. Problemi che sarebbero arrivati, non certo con la veemenza di una forza devastante, ma che si sarebbero ugualmente manifestati, magari amplificati. Dobbiamo recuperare l’opportunità drammatica rappresentata da queste emergenze per sollecitare una riflessione su come trasformare in risorse per la comunità nazionale alcuni territori che soffrivano di dinamiche particolarmente difficili». Ha detto il presidente Francesco Acquaroli: «La ricostruzione sta procedendo nonostante tutte le difficoltà imposte dal rincaro dei prezzi e della speculazione. Sia la ricostruzione privata che pubblica sono arrivate a un punto che dovrebbe vedere l’accelerazione definitiva nel 2023. Certo, sei anni sono tanti, ma il grado di distruzione è stato talmente importante che ha dovuto confrontarsi con un sistema burocratico inadeguato a programmare una fase post emergenziale degli eventi. Occorre avere una legislazione che consenta un’operatività semplificata». Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli ha affermato che «l’inaugurazione della struttura è un nuovo punto di arrivo. L’acquisizione di una nuova normalità, soprattutto per la macchina comunale e i dipendenti, che voglio ringraziare per essersi adeguati, in questi sei anni di difficoltà, a quelli che erano gli spazi della città più terremotata delle Marche».

 

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Corriere Adriatico