Il malore, la morte cerebrale: Raffaele Panico, ex finanziere di 59 anni, dona gli organi. Nuova vita per 5 malati

Raffaele, il malore poi la morte cerebrale: l'ex finanziere di 59 anni dona una nuova vita a 5 malati
CAMERINO - Un malore un mese fa. Il ricovero d’urgenza all’ospedale di Torrette ad Ancona. Il coma. Una diagnosi che ha lasciato sin da subito poche speranze alla...

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CAMERINO - Un malore un mese fa. Il ricovero d’urgenza all’ospedale di Torrette ad Ancona. Il coma. Una diagnosi che ha lasciato sin da subito poche speranze alla famiglia. Poi la morte all’ospedale di Camerino: da una parte il dramma, dall’altra la speranza che, grazie all’espianto degli organi, arriva per cinque malati. La morte di Raffaele Panico, 59 anni, finanziere in pensione residente a Morrovalle, è stata un dolore troppo grande per la sua famiglia. Ma l’impegno di sua moglie e dei suoi figli in diverse associazioni di volontariato ha spinto sin da subito i suoi cari a trasformare quel dolore in vita. Poi è subentrata la professionalità dei medici. 

 



Il 19 dicembre scorso, il reparto di Rianimazione di Camerino, diretto da Angelo Leo e dalla coordinatrice locale donazione Tiziana Ciccola, ha accertato la morte cerebrale del 59enne per una emorragia cerebrale. Dopo il via libera della famiglia, che ha acconsentito al prelievo di organi e cornee, nella struttura sanitaria dell’entroterra maceratese sono arrivate ben tre equipe chirurgiche: i cardiochirurghi di Bergamo, i chirurghi prelevatori del fegato da Torino, e quelli dei reni da Ancona. Hanno lavorato insieme medici, infermieri, Oss, tecnici di neurofisiopatologia e di radiologia, biologi e persino autisti, centralinisti e personale delle pulizie dalle 6 di martedì mattina, per ben 30 ore. Questo il tempo necessario per restituire la speranza a cinque malati.

Un obiettivo che il Centro regionale trapianti di Ancona, coordinato dalla dottoressa Francesca De Pace, è abituato a raggiungere con successo. I trapianti di fegato e rene nelle Marche sono stati 82 nel 2019, 84 nel 2020, 90 del 2021 e 95 quest’anno (52 trapianti di rene, 42 di fegato e un trapianto combinato fegato-rene). Numeri in crescita, dunque, negli ultimi tre anni. Tra questi l’espianto di fegato a una 97enne (la donatrice più anziana d’Italia) avvenuto all’ospedale Profili di Fabriano lo scorso ottobre.

Stando ai dati nazionali, tra l’altro, l’età media dei donatori è cresciuta di oltre otto punti negli ultimi dieci anni: se nel 2002 era di 52 anni, oggi è di 60,4. Panico, invece, di anni ne aveva 59. E come racconta il figlio Giuseppe, ex capitano del Trodica calcio e presidente della Fondazione Canale di Morrovalle «non aveva mai trattato questo argomento. Ma visto l’impegno mio, di mia madre (Cinzia Romagnoli, presidente dell’Avis locale) e di mia sorella Rosita nella Croce Verde, abbiamo subito voluto fare questa scelta. Per una vita che se ne va, abbiamo cambiato quella di cinque persone. Sarà un Natale migliore per cinque famiglie, con la sicurezza che papà continuerà a vivere in qualcun altro». 



Tanta la vicinanza dimostrata alla famiglia che ci tiene a ringraziare «i medici di Torrette e Camerino. Le donazioni raccolte durante il funerale saranno devolute ai reparti di Rianimazione dei due ospedali». «Voglio esprimere un grande ringraziamento ai familiari del nostro cittadino» le parole del sub-commissario dell’Area vasta 3, Daniela Corsi. «La donazione – le fa eco l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini – è soprattutto cultura della solidarietà. Sono riconoscente a tutto il personale sanitario e non per aver regalato una speranza a ben cinque persone». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico