Dopo i furti nelle case inagibili per il sisma, chiesto un secondo presidio dell'esercito inella zona rossa

I segni del terremoto nel centro di Camerino
CAMERINO - Sono state consegnate al comando della Compagnia dei carabinieri di Camerino, guidata dal capitano Roberto Nicola Cara, le immagini catturate dalle telecamere che...

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CAMERINO - Sono state consegnate al comando della Compagnia dei carabinieri di Camerino, guidata dal capitano Roberto Nicola Cara, le immagini catturate dalle telecamere che sorvegliano diverse zone del centro storico, per cercare di fare luce sui furti avvenuti di recente in piena zona rossa, che tanta amarezza hanno suscitato nei proprietari di abitazioni inagibili. La scoperta di questi veri e propri atti di sciacallaggio sono stati scoperti di recente dagli stessi proprietari che hanno trovato evidenti tracce del passaggio dei ladri.

 

In diversi casi sono stati danneggiati i portoni delle abitazioni, dentro non è stato trovato niente di valore, perché gran parte degli oggetti di pregio sono stati portati via da tempo.
Il sindaco Sandro Sborgia ha chiesto di ripristinare un secondo presidio di sorveglianza dell’esercito in piazza Cavour, alle porte della zona rossa, che inizialmente era attivo, ma che ormai da diversi mesi è stato tolto. Sulla questione si è tenuto un nuovo colloquio del sindaco con il prefetto Flavio Ferdani, per discutere come poter avere a Camerino un secondo presidio di sorveglianza.

«Purtroppo queste situazioni creano un enorme dispiacere e dopo esserci subito attivati, ci siamo mossi per chiedere che i controlli aumentassero in zona rossa. Il prefetto ha mostrato una grande disponibilità quindi confidiamo nel fatto che quanto prima possano essere attivati nuovi punti di presidio nelle vie d’accesso alla città», ha detto il sindaco Sborgia. 

Intanto è stato avviato un processo amministrativo che consentirà ai carabinieri di avere a disposizione e di visionare le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, perfettamente funzionante e composto da decine di occhi elettronici, che sorvegliano 24 ore su 24 le zone di accesso alla città e le zone ritenute sensibili. 

 

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Corriere Adriatico