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CAMERINO - Il terremoto del 2016 ha ferito case, chiese, comunità, lasciando un segno anche sull’arte. E in una terra dove la bellezza la fa da padrona da sempre, i danni riportati alle opere dei luoghi sacri hanno rappresentato un ulteriore dispiacere per i terremotati.
Ma in un momento storico in cui la strada della ricostruzione appare tracciata, si torna a festeggiare anche per il recupero delle opere d’arte. È così per la tela dal titolo La pesca miracolosa su cui è stato terminato il restauro.
Si tratta di una copia del 1706 - da parte di un artista locale anonimo - del dipinto di Jean Baptiste Jouvenet. Dalle dimensioni di tre metri per due, l’opera era custodita all’interno del duomo di Camerino e danneggiata in maniera importante con le scosse del terremoto del 2016, tanto da essere poi trasferita alla Mole Vanvitelliana di Ancona insieme ad altre opere danneggiate. «Il restauro di quest’opera - spiega Barbara Mastrocola, direttrice dei musei diocesani di Camerino - era importante anche dal punto di vista simbolico e affettivo. Il dipinto infatti vene donato nel 1833 al duomo da parte di monsignor Luigi Carsidoni, un nobile di Camerino poi diventato arcivescovo di Fano. Un dono che avvenne in occasione della riapertura del duomo a seguito dei lavori di ristrutturazione necessari dopo il terremoto del 1799». Ma anche il rientro a Camerino dell’opera restaurata è stato reso possibile grazie a un dono. I 5mila euro necessari all’intervento sono infatti stati recuperati grazie al fotografo Claudio Ciabochi. Il restauro era infatti l’obiettivo del progetto editoriale pubblicato nella primavera del 2017 da Ciabochi Editore, dal titolo “Adesso che fai? Vai via?“, il cui scopo era, appunto, quello di reperire la somma necessaria per il restauro del dipinto, tramite la vendita della pubblicazione stessa.
Il libro, a carattere prettamente fotografico, ha cercato di porre l’attenzione sui danni causati al patrimonio storico-artistico dei luoghi dell’Italia centrale colpiti dal sisma 2016, mettendo a confronto le immagini dei luoghi prima del sisma, con le immagini degli stessi luoghi dopo il terremoto.
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Corriere Adriatico