Appello degli architetti a Castelli: «Il nostro lavoro va semplificato». Chiesto un intervento normativo

Appello degli architetti a Castelli: «Il nostro lavoro va semplificato». Chiesto un intervento normativo
CAMERINO - “Ricostruire quali orizzonti?” è il titolo dell’incontro organizzato congiuntamente dagli Ordini degli architetti pianificatori, paesaggisti e...

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CAMERINO - “Ricostruire quali orizzonti?” è il titolo dell’incontro organizzato congiuntamente dagli Ordini degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli, Terni, Perugia, Teramo, Pescara, L’Aquila, Rieti con il commissario alla ricostruzione Guido Castelli e il direttore dell’ufficio ricostruzione Marco Trovarelli in programma domani dalle ore 16.30 all’Auditorium della Musica “Franco Corelli” a Camerino. 

 

 
All’incontro oltre ai presidenti degli Ordini territoriali coinvolti, interverranno alcuni delegati del Consiglio nazionale degli architetti Ppc, Monsignor Francesco Massara, arcivescovo della Diocesi di Camerino e San Severino, il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il rettore di Unicam Claudio Pettinari e il prorettore Graziano Leoni, Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio Unica delle Marche, e gli architetti che sono professionalmente interessati dalla ricostruzione pubblica e privata.

Le problematiche

«Al commissario Castelli - spiega Viviana Caravaggi Vivian, coordinatrice della Federazione regionale degli Ordini degli architetti delle Marche a nome dei colleghi – illustreremo alcune problematiche che abbiamo riscontrato, sulle quali intendiamo confrontarci e per le quali si rende necessario un intervento normativo per semplificare il lavoro dei professionisti in sede di presentazione e gestione dei progetti di ricostruzione degli edifici pubblici e privati danneggiati dal sisma».

Il documento congiunto


Gli Ordini professionali hanno sintetizzato un documento congiunto che sarà consegnato al senatore Castelli e che conferma la sinergica volontà della categoria degli architetti di fare squadra. «Con un’iniziativa interregionale che riguarda l’intero cratere intendiamo far sentire la voce della categoria e fornire un contributo propositivo – insiste – con l’auspicio che il commissario alla ricostruzione sostenga le nostre proposte che afferiscono gli interessi generali della popolazione coinvolta auspicando una celere conclusione dei lavori a 7 anni di distanza dal sisma che ha severamente colpito il centro Italia e non solo quelli particolari della categoria che pur rappresentiamo. Il nostro auspicio – conclude – è privilegiare una ricostruzione che abbia una qualità architettonica riscontrabile che valorizzi le capacità degli architetti di abbinare le competenze tecniche alle qualità del costruito». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico