L’archivio notarile torna a vivere, ricostruiti secoli di storia camerte

L’archivio notarile torna a vivere, ricostruiti secoli di storia camerte
CAMERINO - Ci sono voluti ben vent’anni, ma alla fine l’inventario dell’inesauribile archivio notarile di Camerino, custodito presso la sezione...

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CAMERINO - Ci sono voluti ben vent’anni, ma alla fine l’inventario dell’inesauribile archivio notarile di Camerino, custodito presso la sezione dell’Archivio di Stato dal 1970 (la sezione era stata istituita nel 1967), è stato completato. È stato un lavoro complicato e improbo, quello portato avanti da Daniela Casadidio con l’ausilio tecnico-informatico di Attilio Lucarini, entrambi addetti all’Archivio di Stato di Camerino. 



Si tratta di 9.395 documenti notarili, compilati nell’arco di più di quattro secoli da 3.482 notai: per dare una pallida idea del lavoro, è bene sapere che ogni “pezzo” può constare di migliaia di pagine, sfogliate una ad una dagli inventariatori. Si tratta di documenti “sopravvissuti” alla storia non sempre in condizioni ottimali. La datazione degli atti inizia nel 1372 per arrivare al 1816: tutti atti scritti rigorosamente a mano, con grafie spesso di difficilissima lettura e redatti da inchiostri che talvolta, non essendo idonei, hanno causato danni al documento. L’inventario redatto da Casadidio e Lucarini è composto da un indice analitico e da altri per ordine cronologico, di notaio, di nomi, luogo di residenza o provenienza delle parti stipulanti e di piazza (luogo) di stipulazione. Dove mancavano le copertine ne sono state ricostruite di neutre, cioè di cartone; altri codici (in termine tecnico si chiamano “bastardelli”) sono invece ricoperti da pergamene più antiche, d’epoca ancora più risalente, numerose essendo quelle che possono datarsi al Duecento.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico