CIVITANOVA - Le tante case disabitate del Borgo marinaro continuano a rappresentare l'obiettivo di senzatetto o, ancora peggio, spacciatori. Nuovo intervento ieri mattina da...
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Evenienza già riscontrata di recente in un'altra casa diroccata del Borgo marinaro, in corso Dalmazia. Ad intervenire una “Volante” del Commissariato in seguito ad alcune segnalazioni giunte al proprietario di quella casa, un civitanovese, da parte di una vicina. E' stato poi lo stesso proprietario ad allertare le forze dell'ordine.
Gli agenti hanno poi provveduto a far intervenire la polizia municipale e i vigili del fuoco. A questi ultimi, il compito di valutare lo stato di sicurezza dell'edificio. Riscontrate situazioni di pericolosità strutturale, per cui al proprietario sarà intimato di provvedere alla messa in sicurezza dell'edificio, provvedendo a renderlo più "impermeabile" alle intrusioni. Nell'occasione, i vigili del fuoco hanno rimuosso l'antenna televisiva sul tetto che era pericolante. Gli agenti del commissariato, diretti da Roberto Malvestuto, hanno pattugliato le vie del Borgo marinaro per tutta la mattina. L'obiettivo è dare una stretta al fenomeno che vede il quartiere del centro presa di situazioni di illegalità.
Risale ad appena tre giorni fa il blitz in un'abitazione di corso Dalmazia occupata da spacciatori e adibita al consumo diretto di eroina. All'interno è stata trovata una persona che si era asserragliata all'interno bloccando la porta del piano superiore con una sbarra. L'uomo, probabilmente nordafricano, è riuscito a scappare passando dalla finestra.
L'altro ieri, come detto, lo sgombero degli uffici della vecchia fiera occupati da un gruppo di romeni dediti da anni all'accattonaggio in città. Identificate sette persone. Sono cittadini comunitari e, quindi, il rimpatrio obbligatorio è molto complesso. Quattro di loro, però, erano già destinatari di un provvedimento di allontanamento non ottemperato.
Tutti e sette sono stati invece denunciati per violazione di proprietà. Intanto personale comunale ha provveduto a chiudere con un lucchetto la porta di accesso degli uffici del vecchio Ente Fiera, dalla quale i rumeni entravano e uscivano tranquillamente. Una situazione, quella dello stabile, che si trascina ormai da più di un anno, non ospitando più alcuna manifestazione.
Il sindaco Corvatta è tornato alla carica con la Regione. In vista un accordo per le spese di messa in sicurezza dell'edificio che versa in condizioni di degrado e risulta pericoloso anche per chi lo occupa abusivamente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico