Truffa romantica: promette amore all'uomo più grande di 14 anni e si fa versare 11mila euro

Appignano, truffa romantica: promette amore all'uomo più grande di 14 anni e si fa versare 11mila euro
APPIGNANO - Gli aveva promesso che sarebbe stata la sua fidanzata, nel frattempo si era fatta versare 11mila euro sulla Poste Pay. Trentenne condannata a un anno e quattro mesi...

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APPIGNANO - Gli aveva promesso che sarebbe stata la sua fidanzata, nel frattempo si era fatta versare 11mila euro sulla Poste Pay. Trentenne condannata a un anno e quattro mesi per circonvenzione di incapace. Assolto il coimputato.


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La vicenda risale al periodo compreso tra il 2013 e il 2014. All’epoca la giovane, di Domodossola, aveva avvicinato un uomo di Appignano più grande di lei di 14 anni. Gli aveva parlato e gli aveva promesso che avrebbero presto instaurato una relazione sentimentale.
 

L’uomo, però, non era in grado di distinguere la verità dalla bugia, le promesse vere da quelle false, aveva dei problemi psichici, in termini tecnici, era affetto da oligofrenia, una sindrome caratterizzata da uno sviluppo mentale inferiore alla norma che quindi lo rendeva facilmente raggirabile. E così era successo. Quelle promesse avevano fatto breccia nel suo cuore puro e per averla accanto avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche cedere alle sue richieste. È stato così, che con la promessa di fidanzarsi Ginestroni aveva quindi convinto l’uomo a compiere numerosi versamenti sulla carta Poste Pay di lei e ora con una scusa ora con un’altra si era fatta fare diverse ricariche telefoniche e versamenti anche sulla carta Poste Pay intestata a Verzino Christian Ferrero, torinese di 31 anni. Ma una volta scoperti gli ammanchi dal conto dell’uomo di Appignano, era scattata la denuncia. Entrambi i giovani erano quindi stati accusati e poi rinviati a giudizio per circonvenzione di incapace. I versamenti di denaro sarebbero avvenuti tra dicembre del 2013 e agosto del 2014. Ieri la vicenda è finita all’attenzione del giudice Federico Simonelli e del pubblico ministero Stefano Lanari. Il giudice ha condannato Ginestroni alla pena di un anno e quattro mesi come chiesto dal pm, concedendole la sospensione condizionale, mentre ha assolto il coimputato Ferrero. Ginestroni era difesa dall’avvocato Vanni Vecchioli, mentre la vittima era parte civile con l’avvocato Pierfrancesco Tasso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico