Addio all'imprenditrice Toni Prima donna in azienda Tra i suoi clienti Enzo Ferrari

Maria Toni
APPIGNANO - Si è spenta l’altra sera in ospedale a Macerata Maria Toni, maceratese di 77 anni, molto nota per essere stata per lunghi decenni alla guida della Toma di...

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APPIGNANO - Si è spenta l’altra sera in ospedale a Macerata Maria Toni, maceratese di 77 anni, molto nota per essere stata per lunghi decenni alla guida della Toma di Appignano. L’addio alla capitabna di azienda questa mattina alle 10 nella chiesa di San Giovanni Battista.

«Maria Toni - nel ricordo di Maurizio Lombardi che a lungo ha curato la comunicazione dell’azienda - era la “Signora Toma”, o meglio, la “Signora Maria”, epiteto di una nobiltà imprenditoriale del ‘900, quando i “padroni” faticavano a fianco dei dipendenti e venivano chiamati “signori” in segno di rispetto misto ad una manifestazione di affetto familiare. Sorge spontaneo accostarla al “Signor Mario” Clementoni, che ci ha lasciati pochi anni fa, e ai tanti “signori” di un’imprenditoria romantica, quella partita da zero, dai garage, dalla fame di successo e dal talento di chi è stato motore del benessere del nostro territorio».
Nata ad Appignano, dopo il diploma, alla fine degli anni ’50 comincia a manifestare un forte desiderio di mettersi in proprio cimentandosi in svariate attività, tra cui un locale da ballo e un negozio di calzature. Ma la sua vera passione era il cucito, imparato in scuole storiche come “Borletti” e “Callegari”, fino alla svolta negli anni ’60, quando, dopo aver lavorato come designer alla Baby Brummel, fonda la Toma.
Il piccolo laboratorio artigianale produce svariati prodotti, dagli abiti per i bambini che frequentano le colonie dell’ENI alle camicette da donna e gonne, fino a divenire l’azienda di riferimento per gli abiti da lavoro di grandi industrie quali Agip, Iveco, Magneti Marelli, Piaggio, Campari e, non ultimo, la Ferrari, che le valse l’amicizia del Drake Enzo Ferrari e dei piloti di Formula Uno.

Maria Toni investe molto in relazioni pubbliche, organizza sfilate – come quella al Palazzo degli Affari di Firenze in partnership con lo stilista Elio Fiorucci, o alla Triennale di Milano che fornirà spunti per le fiere di settore internazionali – dove venivano presentati gli abiti da lavoro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico