La Lega va all'attacco: «Appignano rischia la zona rossa, il sindaco non può solo sperare»

La Lega va all'attacco: «Appignano rischia la zona rossa, il sindaco non può solo sperare»
APPIGNANO  - «Appignano rischia di restare al palo perché può diventare zona rossa. Calamita la smetta con le scelte di casacca e ci dia una mano: il suo...

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APPIGNANO  - «Appignano rischia di restare al palo perché può diventare zona rossa. Calamita la smetta con le scelte di casacca e ci dia una mano: il suo amato rosso nel covid non è il colore del merito, ma della vergogna». Così Luca Buldorini, coordinatore della Lega Appignano e responsabile organizzativo del partito a livello regionale, sulla difficilissima situazione che sta vivendo la città, tra le poche delle Marche (e si contano sulle dita di una mano) con i positivi in crescita.

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«La Lega è stata l’unica ad impegnarsi per il contenimento dei contagi - ricorda Buldorini - test sierologici alla cittadinanza già nel corso della prima ondata, 4 termoscanner donati a scuole ed asilo, il suggerimento e la disponibilità alla collaborazione per instaurare controlli con l’aiuto dei volontari della protezione civile, l’avvio delle procedure per l’apertura di un centro vaccinale per cui ieri abbiamo ricevuto la disponibilità da parte della Croce Rossa di Macerata per un’ambulanza e relativo equipaggio. Tutto mentre Calamita e i suoi continuano a sperare nel buon Dio senza mettere in campo anche la risolutezza degli uomini solo perché gli uomini in questione sono della Lega». «Secondo i parametri introdotti dall’ultimo decreto ci sono le condizioni per fare dichiarare Appignano una specie di lazzaretto con tutte le ricadute sociali ed economiche negative del caso che ricadrebbero su una cittadina già allo stremo – aggiunge Buldorini – Un paradosso di fronte alle imminenti riaperture, paradosso in cui appare ancora più assurdo che il sindaco si limiti a consigliare l’osservanza delle regole e recitare orazioni funebri al bisogno».

 

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Corriere Adriatico