Apiro, violenta le figliolette e picchia la moglie: choc in casa

Abusi sui minori
APIRO - Violenza sessuale sulle figlie minorenni, il Pm chiede dieci anni. E’ questa la pena richiesta ieri pomeriggio dal pubblico ministero Cristina Polenzani nei...

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APIRO - Violenza sessuale sulle figlie minorenni, il Pm chiede dieci anni. E’ questa la pena richiesta ieri pomeriggio dal pubblico ministero Cristina Polenzani nei confronti di un uomo di Apiro di 52 anni. E' finito sul banco degli imputati con le pesanti accuse di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Per quest’ultimo reato il sostituto procuratore ha chiesto il non doversi procedere per sopraggiunta prescrizione. I fatti contestati infatti risalgono al 2006 quando, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe indotto la sua bambina di otto anni a compiere e a subire atti sessuali facendola sedere senza pantaloni sulle sue gambe, all’altezza delle parti intime, dopo che si era denudato anche lui.

Per l’accusa avrebbe compiuto atti sessuali anche sull’altra figlia, anche lei, all’epoca dei fatti, non aveva ancora dieci anni. Sempre a quegli anni risalgono i presunti maltrattamenti nei confronti della moglie. In base a quanto ricostruito dalla magistratura inquirente nel corso delle indagini preliminari, il 52enne avrebbe più volte percosso la moglie colpendola con pugni e schiaffi anche alla testa e sempre alla testa, in un’occasione l’avrebbe colpita con un vaso.

Sempre da quanto ricostruito nel castello accusatorio l’uomo in più occasioni avrebbe costretto la coniuge ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà e l’avrebbe lasciata sola in casa senza cibo. Per la Procura avrebbe fatto vivere tutta la famiglia in ristrettezza economiche, facendo continue scenate di gelosia nei confronti della moglie, minacciandola di morte e costringendola a rivelare i nomi dei suoi presunti amanti. A questi si sarebbero aggiunti altri episodi di maltrattamenti rivolti anche ai figli che, per la magistratura inquirente sarebbero stati percossi più volte. In particolare, in un’occasione, avrebbe fatto uscire da casa due bambine di notte, costringendole a seguirlo per i bar del paese, generando in loro paura e tensione. Alla fine la moglie, non potendo sopportare più una simile situazione aveva deciso di denunciare il marito. Ieri i giudici del collegio del Tribunale di Macerata ieri, dopo la requisitoria del sostituto procuratore Polenzani, hanno rinviato l’udienza al prossimo 9 maggio per le richieste degli avvocati di parte civile Cristiano Elisei e Paolo Rossi, mentre il 6 giugno sono previste l’arringa del legale della difesa, l’avvocato Giancarlo Giulianelli, e la sentenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico