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MACERATA Al lavoro la macchina organizzativa per la Festa dell’Europa il cui momento clou è quello dedicato agli aperitivi. Un format che per l’edizione 2024 è stato rivisto e non vedrà più l’inizio dal mercoledì - giorno che solitamente veniva considerato come prova generale per gli esercenti - ma inizierà dal giovedì (dal 9 all’11 maggio), serata boom per via della presenza di molti universitari. Ma a fronte di un giorno in meno sono state introdotte le serate di anteprima che, sebbene l’allestimento sarà minore rispetto ai veri e propri e aperitivi, rappresenteranno comunque un rodaggio.
Le posizioni
Diverse le opinioni dei commercianti sui cambiamenti previsti. Paolo Perini, presidente dell’associazione Commercianti Macerata dice: «Il giovedì sarà di prova e, non mancando la gente, dovremo saperci organizzare. È sia un incasso che un costo in meno, a livello di personale ad esempio.
Gli aspetti
Piero Pallotta di Sugo, pur riconoscendo la volontà di trattativa dell’amministrazione comunale evidenzia diversi aspetti negativi: «Partecipando alle varie riunioni con gli addetti ai lavori e gli assessori Laura Laviano e Marco Caldarelli siamo rimasti spiazzati dalla mancanza di fondi. Dovremo costruire una situazione differente, ma vogliamo vedere il lato positivo riguardante l’introduzione dell’anteprima dal lunedì al mercoledì e la perdita per l’allestimento esterno del giorno meno redditizio. Non la vediamo positivamente, ma notiamo la buona volontà di venirci incontro con questa proposta per trasformare l’evento da culinario a culturale. Noi ristoratori dobbiamo adattarci e ci impegneremo ad accogliere la clientela, speriamo senza orari particolarmente limitativi, pur rimanendo sorpresi da questa situazione. Gli aperitivi europei sono un format importante per la città, che nessuno è in grado di imitare e non vogliamo che si perda. Vediamo il bicchiere mezzo pieno e proviamo a vigilare sulle problematiche».
Marco Guzzini di Di Gusto è entusiasta: «Grazie alla mediazione dell’associazione Commercianti Centro storico ci siamo trovati per organizzare al meglio. Ci sono tre giorni in più: si è trovata l’intesa per una formula interna ideale. Inoltre il Comune si è impegnato a rimborsare varie spese. Si cambia in meglio. In tanti inoltre ci chiedevano di dare un colore dal punto di vista culturale dietro le scelte di piatti e abbinamenti. Questa intesa tra amministratori ed esercenti è bella, si vuole rendere l’aperitivo europeo la festa di tutta la città».
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Corriere Adriatico