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Se si parla di aria aperta, lo yoga è servito. Con l'estate, questa disciplina, nata per essere eseguita all'esterno, consente di trovare equilibrio ma anche di tonificare e rendere elastica e tonica la nostra muscolatura. Uno sport particolare, che merita un'attenzione specifica. Tutti i benefici dello yoga, infatti, vengono amplificati praticandolo all'aperto. E il fitness ringrazia. Ma come e dove farlo? Ecco, alcuni, importanti suggerimenti.
Il tappetino
Per la pratica estiva all'aria aperta, c'è bisogno di una stuoia o un tappetino antiscivolo, un abbigliamento leggero e comodo. Per esempio, se si sceglie il mare, indossare un costume da bagno, se si fa in montagna o al parco, meglio una semplice tuta da ginnastica. E poi, se è possibile, a piedi nudi e liberi di muoversi nello spazio. Per quanto riguarda la location, lo yoga può essere praticato durante tutta la giornata ma ci sono alcuni suggerimenti di cui tenere conto come quello di preferire la mattina, prima della colazione, a stomaco vuoto.
Le posizioni
Dopo un inverno trascorso a lavorare al pc o comunque con una cattiva postura, le posizioni che aprono e sciolgono le tensioni sono il massimo per riprendere la giusta energia. Come le aperture laterali di stiramento del fianco del corpo. E a proposito di aperture, perché non provare la posizione del ponte o quella del cammello. Non c'è stagione migliore dell'estate, inoltre, per sperimentare le inversioni, al parco o in spiaggia. Sono ottime per dare carica e per oltrepassare i propri limiti mentali e fisici. Alla fine di tutto, la meditazione, importante per corpo e mente perché in grado di restituire il giusto equilibrio.
La pratica per scalatori
Lo yoga è anche provare ad essere una sola entità con la natura e l'universo. Praticare lo yoga nella natura significa essere pronti a connettersi con l'ambiente. Ed ecco allora il trekking yoga, inventato in Italia nel 2001 da Paolo Ricci: è un nuovo modo di scoprire se stessi camminando con passo costante, prendendo tempo e concentrandosi sulla respirazione. È definito anche come meditazione in movimento e la sua essenza è legata alla scalata della montagna, più si cammina, più si respira e più ci si libera dai pensieri. Ma, al tempo stesso, si perdono anche calorie e si rafforzano i muscoli di tutto il corpo, gambe e glutei in particolare, soprattutto con le salite. Ma non finiscono qui le scoperte dello yoga all'aperto. Molti scalatori hanno visto che arrampicare dà la sensazione di fare posizioni di yoga in verticale e quindi scalare è un po' come praticare yoga: favorisce l'apertura del petto e delle anche e rinforza la parte superiore del corpo. Il punto in comune è la concentrazione mentale.
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