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Il suono arriva ovattato ed è penetrante se si sbadiglia o si deglutisce. Poi c’è la persistente sensazione che l’orecchio è tappato e si avverte, a volte, dolore. Sono alcuni dei sintomi della sordità rinogena che colpisce sia gli anziani sia i bimbi tra i 3 e i 10 anni. Può essere la conseguenza di un raffreddore, dell’influenza, di malanni di stagione legati all’infiammazione della gola e del naso, ma anche di ipertrofia adenoidea. Insomma, si tratta di un calo dell’udito da non sottovalutare.
Le terapie
Per curarla ci sono le terapie con antibiotici, inalazioni di farmaci cortisonici e mucolitici e speciali terapie termali. Queste ultime rendono fluide le secrezioni, puliscono le mucose, aiutano a liberare la tuba di Eustachio e l’orecchio medio dell’accumulo di liquidi, esercitano un’azione antisettica e antinfiammatoria e possono stimolare e potenziare il sistema immunitario, In particolare, se le acque, come nelle Marche, sono ricche di zolfo, di bromo, iodio e magnesio. «Da sempre – osserva il dott.
Le opportunità
Con il direttore sanitario delle Terme di Frasassi, dott. Geniale Mariani, Borioni sarà impegnato nel convegno del 13 aprile a Genga sulle “Nuove evidenze ed opportunità in otorinolaringoiatria” (responsabile il dott. Andrea Pennacchi, direttore dell’Uoc Otorinolaringoiatria Ast Ancona). Sempre Borioni spiega che la sordità rinogena è un disturbo dell’udito dovuto ad alterazioni nel processo di trasmissione meccanica del suono nel condotto uditivo. «Lo scopo - precisa - è di eliminare l’infiammazione e il versamento endotimpanico di liquido per ripristinare le normali condizioni di ventilazione dell’orecchio medio e, quindi consentire la corretta trasmissione del suono e permettere al timpano e agli ossicini di recuperare la normale capacità di vibrazione».
La diagnosi
Prima di iniziare le cure si fanno vari esami: uno audiometrico per valutare l’entità del problema, identificare le cause, verificare il condotto uditivo, la membrana timpanica ed escludere che ci siano tappi di cerume, dermatiti o infezioni. Uno anche impedienzometrico, basilare per i più piccoli, per valutare il grado di elasticità del timpano e la capacità di movimento degli ossicini dell’orecchio medio. «Esame che replichiamo – precisa Borioni - per misurare i progressi e alla fine del ciclo». Le cure sono delle inalazioni e delle vaporizzazioni con acqua termale. Con la doccia nasale micronizzata si rimuovono le secrezioni dalle vie aeree mentre con le insufflazioni endotimpaniche, tramite dell’idrogeno solforato, un gas ricavato dalle acque termali sulfuree, si fluidifica le secrezioni. «Per i più piccoli - conclude il medico – usiamo il trattamento Politzer mandando l’acqua termale nel naso facendo pronunciare particolari parole oppure facendo deglutire un sorso di acqua».
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Corriere Adriatico