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Cresce l'attesa, ad Ancona, per il debutto di Popsophia. Domani, sabato 16 dicembre, e domenica, 17 dicembre, alle ore 21,15, alla Mole Vanvitelliana, ci saranno i due philoshow d'anteprima che la direttrice artistica del festival, Lucrezia Ercoli, ha appositamente creato per il Natale anconetano.
I biglietti polverizzati
É davvero Pop mania per la città tanto che i posti prenotabili messi a disposizione per i due spettacoli sono stati letteralmente "polverizzati" nel giro di 24 ore. «Sarà possibile fanno sapere dall'organizzazione assistere comunque all'evento e avere un biglietto per i posti non assegnati nelle 24 ore». E se nell'auditorium non si trovassero posti, il pubblico potrà assistere all'evento in un'altra sala della Mole, allestita appositamente con un collegamento e una trasmissione in diretta della serata su un ledwall. Una risposta grande che ha sorpreso tutti negli ambienti di Popsophia, tanto che Ercoli dice: «Non ci aspettavamo una risposta così rapida e un consenso così diffuso. Siamo certi che il pubblico anconetano saprà offrirci uno stimolo ulteriore, a far bene ed estendere e allargare gli orizzonti della pop filosofia a tutto il tessuto culturale della città».
L'apertura
"Caro Babbo Natale" è il titolo dello spettacolo d'apertura, filosofico-musicale, che va ad attingere all'immaginario collettivo natalizio.
Verso il 2024
Dal Natale verso il nuovo anno, con il secondo dei due philoshow dedicato a Lucio Dalla. "Caro amico ti scrivo", titolo di uno degli album di Dalla, è anche il titolo della seconda serata, dedicata appunto al grande cantautore bolognese scomparso ormai 11 anni fa. Come dicono due versi del brano "L'anno che verrà", «L'anno vecchio è finito ma qualcosa ancora qui non va», si guarderà al futuro, all'anno che sta per arrivare e lo si farà con le parole di Ercoli, qui anche filosofa, e del critico musicale Carlo Massarini, alias l'indimenticato Mr Fantasy della televisione. Con Ercoli e Massarini il pubblico farà un viaggio tra i brani e le storie visionarie di Dalla, partendo dagli esordi fino allo scat, toccando canzoni giocose come "Attenti al lupo", o le ballate, come "Caruso", e tanti altri titoli. Si passerà dal reale al surreale, dalla libertà alla teatralità. La conclusione della seconda (e di entrambe le serate, a cui è stato dato il titolo "E se domani"), sarà affidata alle parole del brano "Futura": «Chissà, chissà domani".
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