Scende dal treno con più di un chilo di marijuana: giovane in carcere

Scende dal treno con più di un chilo di marijuana: giovane in carcere
JESI - Continua in maniera incessante  la lotta  al traffico degli stupefacenti da parte della Compagnia Carabinieri di Jesi. Nella giornata di ieri,...

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JESI - Continua in maniera incessante  la lotta  al traffico degli stupefacenti da parte della Compagnia Carabinieri di Jesi. Nella giornata di ieri, nell’ambito di attività informativa, il Nucleo Operativo, diretto dal ten. Maurizio Dino-Guida apprendeva la notizia che nel primo pomeriggio un giovane di colore con pantaloncini rossi sarebbe arrivato alla stazione ferroviaria di Jesi  con un carico di sostanze stupefacenti. E così già dalle 14 il  personale del Nucleo Operativo presidiava la stazione.


Intorno alle 15,50 dal treno regionale proveniente da Ancona scendeva un giovane di colore che portava pantaloncini rossi e  che si guardava con circospezione mentre fissava continuamente uno zaino nero che aveva in mano. Non appena imboccato il sottopassaggio, due militari che ne seguivano i movimenti procedevano al suo controllo, mentre altri  avevano provveduto a bloccare le uscite per evitare fughe.

Durante le fasi del controllo, il giovane, un 29enne di origine nigeriana cominciava a manifestare segni di nervosismo, tanto che,  sulle prime, si rifiutava di aprire lo zaino, che successivamente, quando oramai aveva compreso il motivo della presenza dei militari, consegnava. Lo zaino occultava una qualità  di marijuana molto apprezzata sul mercato, in quanto contenente un principio attivo molto alto.

Il giovane, condotto in caserma, veniva sottoposto a più approfonditi accertamenti, non prima di aver verificato il peso dello stupefacente, corrispondente ad un chilo e duecento grammi. Durante le verifiche, si appurava che il predetto era titolare di un permesso di soggiorno per richiedenti asilo ed era dimorante in provincia di Roma. E così per il giovane scattava l'arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di turno,  associato alla Casa Circondariale di Ancona. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico