Sale a sette il bilancio della strage di Lutago, quando sabato notte un'automobile ha investito una comitiva di giovani turisti tedeschi davanti al loro albergo a Lutago, in...
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Per salvare la vita di Julia i soccorritori avevano tentato l'impossibile. L'elisoccorso Aiut Alpin Dolomites può volare anche di notte, essendo dotato di visori notturni di ultima generazione. D'inverno il servizio termina con l'imbrunire, ma per Raffael Kostner e la sua squadra non esistono turni di lavoro. Quando arriva la telefonata, a qualsiasi ora, loro intervengono. Per trasferire la giovane in Austria la squadra, composta da un pilota, un copilota, un medico d'urgenza e un soccorritore, è stata buttata giù dal letto e pochi minuti dopo l'elicottero rosso era in volo verso la valle Aurina, dove è stata prelevata la ferita. Dopo aver sorvolato nel buio totale la cresta di confine con le sue vette che superano i tremila metri, l'Aiut Alpin è atterrato sulla piazzola della clinica universitaria di Innsbruck, che dispone di un reparto di rianimazione all'avanguardia.
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Purtroppo la corsa contro il tempo e tutti i tentativi dei medici di strapparla alla morte sono stati vani.
In mattinata gli ultimi membri della comitiva di giovani turisti tedeschi, tutti ventenni o poco più, hanno lasciato la
valle Aurina e sono tornati in Germania. Già ieri sera era partito un primo pullman, dopo un incontro con l'ambasciatore e il console che hanno anche visitato i feriti nell'ospedale di Brunico. Alcuni parenti delle vittime oggi si sono invece recati al luogo dell'incidente per deporre fiori e accendere candele. Nessuno ha voglia di parlare, il dolore è troppo grande. Tutti sanno che nulla sarà come prima.
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Corriere Adriatico