Affitto negato ai genitori, il proprietario: «Avete un bambino piccolo, non vi voglio». La denuncia

La coppia ha raccontato la storia "incivile" avvenuta a Torino

«Hai un bimbo di un anno», affitto negato ad una coppia che cercava una casa. Il proprierario nega la locazione
Non vogliono bambini nella loro casa che stanno affittando. Motivo per cui negano la locazione ad una coppia di Torino, pronta a trasferirsi nell'appartamento in via...

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Non vogliono bambini nella loro casa che stanno affittando. Motivo per cui negano la locazione ad una coppia di Torino, pronta a trasferirsi nell'appartamento in via Monferrato. Nonostante non ci fosse problema per il reddito, il proprietario di casa non ha acconsentito, forse per paura che il bimbo di un anno, facesse troppo rumore e creasse problemi con gli altri condomini o forse per timore che rovinasse il mobilio.

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La storia

Ma Raffaele Corvino, 35 anni, docente all’Università e la sua compagna Maria, psicoterapeuta di 40 anni, hanno deciso di raccontare la loro storia a La Stampa. «Viviamo a Torino da 5 anni dove abbiamo comprato un loft, sempre in centro, ma dopo la nascita del bimbo stiamo pensando di trasferirci in affitto in un’altra casa, con una stanza più adatta» spiegano.

Così è iniziata la ricerca di un appartamento adatto, il contatto con un'agenzia immobiliare che individua la soluzione giusta, ma arriva il no, perché «secondo la proprietà non andiamo bene, ci è stato risposto che non vogliono nuclei famigliari con bambini».

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Il rifiuto

Certo, il proprietario dell'immobile può scegliere come meglio crede. «Mai avrei pensato che avere un bambino potesse rappresentare un ostacolo per affittare un alloggio. Troveremo un’altra casa... ma non è bello sentirsi dire che la presenza di un bambino dia fastidio». Della vicenda si è occupata anche la vice sindaca Michela Favaro: «Episodi di discriminazione come questo, che riguardano il mercato della locazione privata, fanno male alla nostra società e scoraggiano le giovani famiglie a realizzare i propri progetti di vita».

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Corriere Adriatico