Sisma, 400 richieste di aiuto

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LA PAURAASCOLI Una città impietrita, terrorizzata, sconvolta. Ascoli non riesce ancora a metabolizzare quello che è successo negli ultimi giorni e vive ogni istante con apprensione, in uno stato di dormiveglia. Quel che è certo è che tra una scossa e l'altra le istituzioni hanno mosso, parallelamente alla grande macchina della Protezione civile e del volontariato, tutti quei meccanismi che ora servono a capire fino a che punto sia stata assorbita la pioggia di scosse telluriche che ha colpito il Piceno. Ed ecco, allora, l'accavallarsi di verifiche e sopralluoghi su ogni fronte: dagli edifici pubblici a quelli privati che ne fanno richiesta; dalle scuole alle chiese ed allo stadio per arrivare alle strade. Un sistema di monitoraggio per capire fino a che punto il capoluogo sia risultato ferito dal sisma e se ogni singola zona o struttura possa essere sicura o a rischio. Il tutto in un silenzio ufficiale che si protrarrà fino al completamento di tutti i sopralluoghi tecnici .

Le caciare
Una ferita che si apre, dal punto di vista anche del valore storico tradizionale, è quella relativa alle Tre Caciare sull'impervia salita di Monte Piselli, che hanno ceduto alle impietose scosse di telluriche: due di esse sono crollate e solo una ha resistito nonostante tutto. Un crollo che lascia un velo di tristezza in tutti gli ascolani che hanno visto rasa a terra una parte della storia della montagna che sovrasta la città.
Le scuole

Sin dal giorno successivo alla forte scossa di terremoto che ha distrutto in gran parte Arquata, Amatrice e gli altri piccoli centri montani vicini, gli enti locali hanno subito avviato, attraverso i loro tecnici, una serie di sopralluoghi su tutto il patrimonio, gli edifici pubblici in genere ed altre strutture sul territorio dove si registrano flussi importanti di persone, come ad esempio lo stadio. Per quel che riguarda gli edifici scolastici, si stanno passando ancora in rassegna, una dopo l'altra, tutte le sedi dove si svolgeranno, dalla metà di settembre le lezioni per migliaia di studenti. Al momento non risulterebbero particolari segnalazioni di inagibilità, ma ufficialmente l'Amministrazione comunale non si sbilancia fino a che non saranno consegnate tutte le relazioni dei tecnici che stabiliranno ufficialmente lo stato di agibilità o meno delle varie scuole. Tra l'altro, su alcune sedi scolastiche erano già programmati anche interventi per l'anti-sismicità, ma non erano ancora stati effettuati.
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Corriere Adriatico