L'Arpam ha richiesto il parere dell'Istituto Superiore di Sanità, nei giorni scorsi il sopralluogo dei tecnici che hanno portato a Roma campioni da ispezionare

L'Arpam ha richiesto il parere dell'Istituto Superiore di Sanità, nei giorni scorsi il sopralluogo dei tecnici che hanno portato a Roma campioni da ispezionare
IL CASOPESARO Ex Amga, la bonifica non è finita, si andrà avanti ancora in estate. Il Comune stanzia altri 350 mila euro, ora il conto per le casse pubbliche arriva a quasi 2,5...

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IL CASO
PESARO Ex Amga, la bonifica non è finita, si andrà avanti ancora in estate. Il Comune stanzia altri 350 mila euro, ora il conto per le casse pubbliche arriva a quasi 2,5 milioni di euro. Ma dal sopralluogo dell'Istituto Superiore di Sanità potrebbe arrivare una svolta, anche se in Comune non si sbilanciano sugli esiti. L'ultima volta, durante l'assemblea nel quartiere porto, i residenti avevano chiesto al sindaco quando si sarebbe conclusa l'infinita bonifica dell'Ex Amga.

I tempi
Tempi certi non ne erano stati dati, perchè, con le autorità sanitarie e ambientali di mezzo, bisogna andarci cauti. E così l'unica risposta possibile era stata «quando ce lo dirà l'Arpam».
Il terreno inquinato è stato rimosso tutto, circa 4 mila tonnellate di materiale contaminato dalla fuoriuscita di idrocarburi nell'aprile 2010. Ma la falda sottostante, pure lei contaminata dagli sversamenti delle cisterne, è ancora da tenere in osservazione. Oltretutto, non molto tempo fa erano anche state richieste indagini supplettive per verificare che l'inquinamento non si fosse allargato nel perimetro cirostante al sito. L'Arpam però nel frattempo ha richiesto un parere dell'Istituto Superiore di Sanità. Nei giorni scorsi c'è stato il sopralluogo da parte di alcuni tecnici, che hanno portato a Roma una serie di campioni da ispezionare.
Il parere
L'assessore all'Ambiente Franca Foronchi ha seguito i passaggi, che sono culminati anche in un tavolo tecnico. «Abbiamo chiesto un parere insieme all'Arpam, sulle ultime analisi effettuate - dice l'assessore ai tecnici è stata mostrata la zona di via Morosini. Per ora la messa in sicurezza va avanti e a bilancio abbiamo messo, con la prossima variazione, 350.000 euro».
Ma l'Istituto Superiore per la Sanità potrebbe anche dire quando il cantiere verrà liberato, per le prossime destinazioni dell'area?
«Difficile dirlo, non possiamo sbilanciarci in una fase così delicata risponde dobbiamo capire cosa ci riferiranno, come dovremo muoverci, se e quali saranno le prescrizioni. Aspettiamo e procediamo con la messa in sicurezza, come da programma».
Il parere dell'Istituto sanitario non dovrebbe essere proprio dietro l'angolo, anche perchè, insieme ai dati già in loro possesso, pare che stiano attendendo l'invio di altre misurazioni, in questo caso da parte della ditta che sta seguendo la messa in sicurezza. Di sicuro, a meno di accelerazioni difficili da pronosticare, non si vedranno particolari cambiamenti nella zona dell'Ex Amga. Ma una volta che l'avvenuta bonifica sarà stata certificata, seppur continuando a non perdere di vista la situazione della falda, cosa si farà in quell'area?
Gli interrogativi

Ritorniamo all'assemblea del porto, al termine della quale i tanti residenti presenti erano andati a dormire, con l'assicurazione, ripetuta almeno tre volte da parte del sindaco, che lì la terza torre non si costruirà mai. La Foronchi ieri ha mantenuto la barra dritta: «Bonificare l'area e consegnare un polmone verde al quartiere». I privati non sembrano essere dello stesso avviso, e hanno già fatto sapere in tempi non sospetti, in una lettera, che se ci sono diritti acquisiti, non si possono cancellare così facilmente.
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Corriere Adriatico