No di Palatroni e Romanucci L'Ascoli ha le ore contate

La protesta dei tifosi dell'Ascoli
ASCOLI - E’ andato a vuoto il tentativo della famiglia Benigni di convincere gli imprenditori Palatroni e Romanucci dell’Azzurra Free Time a ritirare l’istanza...

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ASCOLI - E’ andato a vuoto il tentativo della famiglia Benigni di convincere gli imprenditori Palatroni e Romanucci dell’Azzurra Free Time a ritirare l’istanza di fallimento dell’Ascoli calcio. Istanza che sarà in discussione domani al tribunale in cambio della cessione del 100% delle quote dell’Ascoli calcio. Romanucci, in particolare, ha rifiutato l’offerta per cui domani mattina solo il pagamento di circa tre milioni di debiti può evitare all’Ascoli calcio il fallimento. La famiglia Benigni è ancora in riunione.




Non pagati neppure stipendi e contributi, rischio penalizzazione



Scadeva oggi il termine per pagare gli stipendi e i contributi previdenziali ai calciatori dell’Ascoli. Presa da vicende più importanti la società non avrebbe provveduto agli adempimenti federali che comporteranno un’ulteriore penalizzazione in classifica. Per questo motivo i calciatori dell’Ascoli hanno deciso di mettere in mora la società bianconera.







La giornata convulsa

Colpo di scena all’Ascoli calcio. Nonostante l’assemblea straordinaria dei soci dell’Ascoli sia andata deserta e l’amministratore unico Costantino Nicoletti abbia poche ore fa portato i libri in tribunale, Guido Manocchio a nome della famiglia Benigni ha riconvocato un’altra assemblea alle ore 16 con convocazioni fatte per telefono. ​“Una procedura irregolare” sostiene Nicoletti che ha già interessato la magistratura. All’ordine del giorno della seduta compare la sostituzione dell’amministratore Nicoletti con un nuovo organo amministrativo. Secondo indiscrezioni Benigni avrebbe raggiunto un accordo con Piero Palatroni, suo socio dell’Azzurra Free Time, la società che ha presentato istanza di fallimento in tribunale che sarà discussa domani. Ora spetterà al giudice Agostini stabilire se questa procedura è regolare. Benigni intende chiedere un rinvio dell’udienza di cinque mesi.



Manocchio affrontato dai tifosi


E’ appena iniziata l’assemblea dei soci dell’Ascoli calcio convocata per telefono da Guido Manocchio per conto della famiglia Benigni proprietaria del 92% delle azioni. Al momento del suo arrivo sotto la sede sociale di Corso Vittorio Emanuele l’ex presidente dell’Ascoli calcio e genero di Benigni è stato circondato da un gruppetto di tifosi che lo hanno spintonato invitandolo a lasciare perdere. Secondo gli obiettivi della famiglia Benigni potrebbe essere Piero Palatroni il successore di Costantino Nicoletti alla guida della società. Palatroni è lo stesso che assieme a Romanucci ha chiesto il fallimento della società debitrice di oltre due milioni di euro all’Azzurra Free Time. Questa istanza e altre due saranno discusse domani in tribunale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico