Zaniolo stacca dal web e chiude il suo profilo Instagram. Troppe critiche

Zaniolo stacca dal web e chiude il suo profilo Instagram. Troppe critiche
  Nicolò Zaniolo stacca dal mondo virtuale e si concentra su quello reale. Il centrocampista ha messo in stand-by il profilo Instagram, ha fatto lo stesso...

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Nicolò Zaniolo stacca dal mondo virtuale e si concentra su quello reale. Il centrocampista ha messo in stand-by il profilo Instagram, ha fatto lo stesso quando le sue conquiste in ambito sentimentale lo hanno messo al centro dei gossip nazionali, per dedicare tutte le sue energie a ritrovare sé stesso in campo. Un addio ai social dovuto alla pioggia di critiche arrivate dopo le ultime prestazioni, giudicate da alcuni tifosi non all’altezza di quelle pre-infortunio. La lesione al legamento crociato rimediata lo scorso settembre lo ha tenuto in infermeria per quasi un anno, il rientro è stato graduale e Mourinho è consapevole che per riavere il calciatore esplosivo di una volta ci vorrà tempo e costanza. Ecco perché, sin dall’inizio, il portoghese non lo ha mai lasciato solo: lo ha seguito durante gli allenamenti a Pontremoli, gli ha telefonato e ha inviato un preparatore a Trigoria a cavallo tra giugno e luglio.

 

 

Insomma, José ci punta anche se ieri lo ha sostituito al 65’ per El Shaarawy perché era in evidente difficoltà. Un cambio che ha fatto riflettere Zaniolo sulle sue attuali condizioni: lui vorrebbe dare di più, ma la paura di una ricaduta e le prestazioni atletiche non eccellenti, ancora non glielo permettono. Il calcio, però, raramente concede alibi ed ecco che in appena cinque partite giocate (tre di campionato e due di preliminari di Conference League in cui ha anche segnato un gol) si sono scatenati gli ‘heaters’ pronti a puntargli il dito contro.

La soluzione più semplice è stata disintossicarsi dal web, non leggere critiche gratuite e lavorare a Trigoria con umiltà, la stessa che ha avuto accettando il giudizio di Mourinho che lo ha messo sullo stesso piano di Carles Perez, oppure, quando ha letto la recente intervista di Totti. Il momento non è roseo, ma la famiglia lo sta aiutando ad andare avanti perché nel calcio basta un gol per cambiare la storia. Come quello che avrebbe potuto segnare ieri contro il Verona se solo il pallone non avesse incontrato sulla traiettoria la schiena di Abraham. Una 'sliding doors' sfovorevole, ma il campionato è appena cominciato. 

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Corriere Adriatico