Sabrina Salerno a Oggi è un altro giorno: «Mio padre ha sempre detto di non provare nulla per me, io uno sbaglio»

Sabrina Salerno a Oggi è un altro giorno: «Mio padre ha sempre detto di non provare nulla per me, io uno sbaglio»
Sabrina Salerno e Samuel Peron ospiti da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno raccontano della loro esperienza a Ballando con le Stelle. La salerno confessa subito che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sabrina Salerno e Samuel Peron ospiti da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno raccontano della loro esperienza a Ballando con le Stelle. La salerno confessa subito che non è stato facile fidarsi di Samuel: «Io sono sempre stata una donna molto indipendente autonoma e avere fiducia e farmi condurre nel ballo non è stato facile». Conferma le sue parole il ballerino dicendo che trovare una connessione con lei è stato come dover costruire Roma.

LEGGI ANCHE

Caterina Balivo, a Verissimo confida la sua crisi col marito: «A volte vorrei stare da sola»

ùSabrina ammette di essere molto autocritica: «Io questo mestiere non lo volevo fare, mi sono ritrovata giovanissima, a 17 anni, a lavorare con persone che erano la serie A. Tutto quello che è successo dopo l'ho preso con molto distacco. Oggi quando vedo le immagini del passato non mi riconosco, perché non era quella la mia anima».

 

Poi ricorda dell'abbandono del papà che non l'ha mai voluta riconoscere: «Ho scelto di chiamarlo a 12 anni perché ero curiosa di sapere chi mi aveva messo al mondo, ho cercato nome e cognome sull'elenco e l'ho chiamato. Devo dire che il coraggio non mi è mai mancato e ho agito. Quando ho chiamato mi ha risposto la moglie che me lo ha passato e ci siamo incontrati. Ci somigliavamo molto, ricordo che lui era molto giovane. Dai 12 ai 30 anni l'avrà visto 10 volte, poi prima che nascesse mio figlio gli ho chiesto di stare o fuori o dentro e lui è voluto rimanere fuori. Lui mi ha sempre detto che non provava nessun sentimento per me, perché io ero un caso».

 

Questo ammette che è stato il motivo di lotta con gli uomini per tutta la vita: «Ho sempre scaricato la rabbia sugli uomini, poverino mio marito e mio figlio». Però spiega che negli ultimi mesi della vita del padre lei lo ha perdonato e ha recuperato il rapporto: «Io l'ho richiamato, lui è stato molto aggressivo, ma io ho insistito e ci siamo visti e ho scoperto che era malato».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico